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Magistratura, Sergio Mattarella: "Fermare ogni forma di malcostume"
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Sergio Mattarella ricorda alla magistratura qualche principio fondamentale. Ospite alla cerimonia di inaugurazione della sede della Scuola superiore della Magistratura a Napoli, il presidente della Repubblica sottolinea: "È indispensabile che il processo, sia civile che penale, divenga strumento più agile e moderno per perseguire adeguatamente gli obiettivi per i quali è predisposto. Occorre che governo e Parlamento, magistratura e avvocatura, si impegnino per conseguire questo risultato". Poi osserva che "l’essenza dell’indipendenza della magistratura" è "patrimonio irrinunciabile dello Stato di diritto e della nostra democrazia costituzionale". L’articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea "richiama il diritto di ogni persona ad avere un giudizio pubblico 'da un giudice indipendente e imparziale, precostituito per legge'".
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In questo senso, prosegue Mattarella, "il processo non può essere utilizzato per finalità diverse, che ne stravolgerebbero il ruolo, mettendo gravemente a rischio la fondamentale separazione fra i poteri". Riprendendo uno spunto proposto dal presidente Lattanzi, "vorrei sottolineare come le sentenze siano pronunciate ’in nome del popolo italiano' non perché i magistrati siano chiamati a rispondere di fronte ad esso delle decisioni assunte ma perché la giustizia va resa solo in base alla legge e al diritto, nazionale, europeo e sovranazionale, risultato delle espressioni di sovranità popolare tramite l’esercizio della funzione legislativa".
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Il cado dello Stato ha anche parlato di una pronuncia della Corte di cassazione a Sezioni Unite nella quale "ha ribadito che 'La funzione assolta dalla giurisprudenza è di natura dichiarativa, giacché riferita ad una preesistente disposizione di legge, della quale è volta a riconoscere l’esistenza e l’effettiva portata, con esclusione di qualunque efficacia direttamente creativa'. Nel quadro degli equilibri costituzionali i giudici sono appunto 'soggetti soltanto alla legge'. Il che realizza l’unico collegamento possibile, in uno Stato di diritto, tra il giudice, non elettivo né politicamente responsabile, e la sovranità popolare, di cui la legge, opera di parlamentari eletti dal popolo e politicamente responsabili, è l’espressione prima".
Infine la magistratura deve "prevenire ogni forma di malcostume interno, attraverso un più attento esercizio dei compiti di vigilanza, evitando grave discredito che potrebbe ricadere sull’Ordine giudiziario e far dubitare dell’integrale espletamento dei doveri d’istituto", conclude il presidente.
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