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Renzi e Lucio Presta, archiviate le indagini per finanziamento illecito

Matteo Renzi

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La Procura di Roma archivia le indagini che vedono Matteo Renzi, Lucio Presta e il figlio di quest'ultimo, Niccolò, indagati per finanziamento illecito ai partiti. Il caso riguarda i bonifici fatti dal manager televisivo al politico. Al centro il documentario "Firenze secondo me", dove il leader di Italia Viva guidava gli spettatori alla scoperta della sua città.

 

 

A dare notizia dell’archiviazione è lo stesso Lucio Presta su Twitter: "Desidero ringraziare la Procura di Roma che ha svolto le indagini che mi vedevano indagato con il senatore Matteo Renzi, conclusesi con l’archiviazione. Li ringrazio per aver avuto la professionalità e l’equilibrio che hanno garantito di salvaguardare la mia rispettabilità, la mia professionalità, la vita mia e quella di mio figlio Niccolò. Ringrazio i legali Cersosimo e Lucarelli per il grande lavoro svolto". 

 

 

Intanto per l'ex premier le controversie giudiziarie non sono finite qui. Lo scorso 10 marzo Renzi ha preso parte all'udienza preliminare per l'inchiesta su presunte irregolarità riguardo ai finanziamenti alla fondazione Open. In Aula il leader di Iv ha portato un quaderno rosso: "Ragazzi - ha detto ai giornalisti presenti -, ho qualcosa per voi alla fine dell'udienza: quaderno rosso per toga rossa". 

Il quaderno, secondo indiscrezioni, avrebbe contenuto la denuncia disciplinare che ha presentato contro i pm fiorentini: i famosi 20 punti ovvero i capi di accusa mossi da Renzi nei confronti dei pm fiorentini. 

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