Serracchiani replica a Nordio e tira in ballo Meloni: "Perché tace?"
Il Partito democratico non ci sta. E ancora una volta contesta l'intervento di Giovanni Donzelli sul caso Cospito. Così, dopo le parole di Carlo Nordio - impegnato a riferire nel corso dell'informativa alla Camera -, ecco che Debora Serracchiani si scatena. La capogruppo dem alla Camera si rivolge direttamente al ministro della Giustizia specificando che "non abbiamo mai messo in dubbio l'applicazione dell'articolo 41 bis e non abbiamo mai chiesto la revoca del 41 bis al caso di Alfredo Cospito, ma le abbiamo chiesto, ministro, questo sì, di verificare se vi fossero ragioni umanitarie per far sì che quel detenuto fosse trasferito in un carcere dove le condizioni potessero essere più idonee e lei, signor ministro, dopo le sue verifiche, ha fatto proprio questo". Eppure, quanto riferito nell'Aula di Montecitorio, non va di pari passo con i fatti. Nella visita di Cospito al carcere di Sassari, la Serracchiani e altri parlamentari dem hanno tirato in ballo l'articolo 27 della Costituzione (quello del divieto di misure contrarie al senso di umanità) e la "revoca" del 41-bis per diversi reati.
Poco però importa alla sinistra che ora chiede a gran voce le dimissioni di Donzelli e di Andrea Delmastro, che avrebbe riferito al collega alcune osservazioni. Quanto accaduto "ieri è di una gravità inaudita. Da questo comportamento esce indebolita la lotta alla mafia e al terrorismo eversivo, la sicurezza nazionale e si è interferito in indagini delicate. Basterebbe questo -sottolinea - per allontanare dai ruoli che ricoprono Donzelli e Delmastro". E ancora: "L’uso che è stato fatto delle informazioni ha minato il rapporto tra Istituzioni dello Stato, tra maggioranza e opposizione".
Ma non finisce qui perché la dem non può fare a meno di tirare in ballo il premier, Giorgia Meloni: "Dispiace che Meloni faccia finta di niente perché i fatti sono gravi e se non interviene siamo portati a pensare che abbia tollerato o approvato quanto accaduto ieri". Poi un'altra inesattezza, visto che la piddina citando Nordio afferma che il ministro "conferma che quei documenti (citati da Donzelli ieri alla Camera, ndr) non erano divulgabili, e ci ha tolto il dubbio il sottosegretario Delmastro che ieri angelicamente ha confessato di aver riferito lui delle relazioni del dap a governo ma quella relazione non può essere divulgata". Peccato però che il Pd dimentichi un piccolo dettaglio: non è stato divulgato alcun documento. Quanto riferito da Donzelli altro non è che frutto di una conversazione con il sottosegretario alla Giustizia.