Nordio, modifiche alla riforma Cartabia. Delmastro sbotta
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio "apre" alle modifiche alla riforma Cartabia. E scoppia una nuova polemica politica, con il Movimento 5 Stelle a soffiare sul fuoco per incrinare i rapporti tra Fratelli d'Italia e Forza Italia. E a stretto giro di posta, arriva la risposta di Andrea Delmastro, deputato meloniano e sottosegretario alla Giustizia: "Scopro incredulo che mantenere la procedibilità di ufficio per reati commessi con l'aggravante mafiosa sarebbe giustizialismo e populismo mediatico. Suggerisco ai detrattori di abbandonare i cori da stadio e confrontarsi nel merito. Cosa suggeriscono questi scienziati del diritto? Forse dovremmo abbandonare le vittime alla violenza intimidatrice delle organizzazioni criminali. Nessuno sconto e nessun arretramento nella lotta alla criminalità organizzata che rimane il faro di questo dicastero".
"È ora di smetterla - conclude Delmastro - con la mistificazione dello scontro giustizialisti e garantisti: qui la trincea è combattere le mafie o non combatterle. Io non ho dubbi della trincea in cui militare con tutta Fratelli d'Italia e… Hic manebimus optime".
Da Forza Italia è Francesco Paolo Sisto, intervistato da TgCom24, a esprimere il parere del suo partito, chiedendo una operazione verità: è assolutamente falso, sottolinea l'azzurro, che sia a favore di coloro che commettono reati. "Il ministero della Giustizia ha una linea molto chiara: la riforma può e deve essere modificata laddove, come può accadere per tutte le riforme, emergano isolate criticità, ma non ci saranno stravolgimenti", precisa il viceministro alla Giustizia. "Quelle norme sono state ratificate dall'Europa e sono necessarie ai fini dei fondi del Pnrr", ha sottolineato Sisto, che ha aggiunto: "Ci saranno correttivi chirurgici ma la riforma sarà convintamente sostenuta. I cittadini hanno il diritto di sapere in tempi rapidi se sono ritenuti responsabili o meno di quello che viene loro ascritto".