Pamela Mastropietro, le foto choc al sottosegretario: si riapre tutto?
Potrebbe riaprirsi clamorosamente il caso giudiziario di Pamela Mastropietro, la 18enne barbaramente uccisa e fatta a pezzi a Macerata nel 2018 al culmine di una notte di violenza e droga, dopo essersi allontanata da una comunità di recupero. La mamma della ragazza, Alessandra Verni, nei mesi scorsi aveva chiesto di essere ricevuta dalle istituzioni, e oggi ha incontrato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, che ha promesso nuove verifiche sul processo che ha portato alla condanna all'ergastolo del nigeriano Innocent Oseghale, per il quale però la Corte di Cassazione ha disposto invece un appello bis relativamente all'aggravante della violenza sessuale.
Coraggio e identità per accelerare le riforme
La madre di Pamela, che aveva scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla premier Giorgia Meloni e al Guardasigilli Carlo Nordio, ha mostrato al sottosegretario Ostellari le immagini choc della figlia. Dopo essere stata ricevuta al Quirinale da un consigliere del Capo dello Stato, oggi è stata la volta del dicastero di via Arenula: "Sono soddisfatta dell'incontro con Ostellari - commenta la donna all'agenzia Adnkronos -, ha visto anche lui le foto di come me l'hanno ridotta e l'ho messo a conoscenza di tante cose che non sono andate in questi cinque anni: alcune indagini fatte male e altre che, invece, non sono andate avanti".
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Il sottosegretario, racconta, "si è mostrato molto interessato al caso". "Nel rispetto della legge e dei nostri diritti è giusto sollecitare un vaglio istituzionale su tutti gli aspetti che hanno riguardato la demoniaca vicenda di Pamela. Sul caso, che si è snodato sotto molteplici direzioni e profili, ci sono ancora troppi punti oscuri. Se la giustizia è amministrata nel nome del popolo, è giusto che allora il popolo sappia ciò che è stato fatto, quello che forse non è stato fatto e quello che forse si potrebbe ancora fare", commenta sempre all'Adnkronos l'avvocato Marco Valerio Verni, zio della ragazza e legale della famiglia. I resti della 18enne furono ritrovati chiusi in due trolley a Pollenza il 30 gennaio 2018. L'udienza del processo a Oseghale si terrà il 25 gennaio davanti alla Corte di Assise di Appello di Perugia che, nei mesi scorsi, ha accolto la richiesta della procura di ascoltare due uomini con i quali la ragazza aveva avuto rapporti prima di incontrare il nigeriano. Se l'aggravante della violenza sessuale dovesse cadere, per il nigeriano condannato all'ergastolo in primo e secondo grado, potrebbe esserci uno sconto di pena.