Cerca
Cerca
+

Nordio-Travaglio, "dietro al palco...": alla festa FdI finisce male

  • a
  • a
  • a

Doveva essere lo scontro degli scontri, il redde rationem tra garantisti e manettari. Ma alla fine il faccia a faccia tra Carlo Nordio e Marco Travaglio non è andato in scena. Non in pubblico, perlomeno. Il ministro della Giustizia, bombardato quasi quotidianamente dal direttore sul Fatto quotidiano (tra le ultime perle, pardon insulti, "Lo chiamavano el mona") e oggi pure dal sindacato delle toghe, l'Anm, per le sue riforme annunciate su intercettazioni e riforma della legge Severino, era l'ospite più atteso alla festa di Fratelli d'Italia in piazza del Popolo a Roma.

 

 

 

Nordio sarebbe dovuto salire sul palco e confrontarsi proprio con Travaglio. All'ultimo momento, però, è saltato tutto per la delusione, come spiega l'inviato del Giornale, del pubblico formato in gran parte da militanti meloniani che tifano per i fuochi d'artificio. "Ma Nordio non viene?", domanda una signora in prima fila. No, Nordio non c'è. Arriverà solo a fine dibattito, dopo che a cantarle a Travaglio è stato il deputato di FdI Andrea Delmastro. Lo show, in conclusione, è stato quasi tutto del direttore del Fatto, che ha regalato dichiarazioni pacate come questa: "Mi dispiace che non sia venuto Nordio. Gli avrei detto di provare a mettersi nei panni di un delinquente. Il delinquente quando legge le intenzioni programmatiche del ministro Nordio stappa lo champagne". 

 

 



Per la cronaca, Nordio si è presentato con un'ora di ritardo causa "impegni istituzionali". L'incrocio con Travaglio c'è stato, ma solo nella saletta vip allestita per gli ospiti. "Tra un biscotto al cioccolato e un tramezzino al tonno. Mentre uno usciva l'altro entrava", sottolinea sempre il Giornale. Chissà, magari la sola vista dell'ex magistrato veneto sarà bastata per mandare di traverso lo spuntino al direttore.

 

 

Dai blog