Nuova mannaia dei giudici su Silvio Berlusconi. La Corte europea dei diritti umani ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal Cavaliere e dalla Fininvest contro l'Italia per la vicenda delle quote in Mediolanum. Una storia che è cominciata nel 2014 quando la Banca d'Italia aveva ordinato la sospensione dei diritti di voto e la cessione delle quote eccedenti il 9,99% di Mediolanum in mano a Fininvest per la mancanza dei requisiti di onorabilità di Berlusconi, dopo la condanna del 2013 per frode fiscale.
Telefonini e privacy, c'è una sentenza europea che cambia molte cose...
Gli eccessi o, se si preferisce, lo strapotere dei pm, sono stati oggetto nel marzo 2021 di una importante pronunzia del...L'ex presidente del Consiglio e la Fininvest, nel ricorso, ritenevano che l'Italia avesse violato i loro diritti in quanto il Consiglio di Stato nel 2019 aveva negato di avere competenza per decidere della questione, e quindi aveva rifiutato di dare esecuzione a una precedente sentenza con cui dava invece ragione ai ricorrenti contro l'ordine di Bankitalia.
Giulia Bongiorno, "il tema merita attenzione". Berlusconi assolto, arriva la bomba?
Dopo il trionfo nell'aula del Tribunale, per Silvio Berlusconi potrebbe arrivare un clamoroso riscatto politico nell...Per Berlusconi e Fininvest quanto è accaduto nel frattempo, cioè una decisione della Banca centrale europea (Bce) che andava nello stesso senso di quella della Banca d'Italia, e quanto stabilito dalla Corte di giustizia europea, non doveva impedire al Consiglio di Stato d'intervenire. Ma i giudici europei hanno ritenuto che questa tesi sia errata e che in effetti la sola ad avere competenza sulla questione delle quote in Mediolanum sia l'Unione europea, e quindi la sua Corte e la Bce. Insomma, ora Berlusconi e Fininvest non possono più chiamare in causa la responsabilità dello Stato italiano e di conseguenza chiedere alla stessa corte europea di pronunciarsi in tal senso.