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Open Arms, Danilo Toninelli: "Colpevole...", sconcerto in aula

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Sconcerto nell'aula bunker di Palermo quando prende la parola Danilo Toninelli. L'esponente del Movimento 5 Stelle, ex ministro delle Infrastrutture e dei trasporti nel governo gialloverde Conte 1, interviene nell'udienza del processo Open Arms che vede l'allora ministro degli Interni Matteo Salvini accusato di sequestro di persona per avere illegittimamente vietato l'approdo alla nave della ong spagnola e ai profughi presi a bordo. Ebbene, le prime parole pronunciate da Toninelli sono state una gaffe clamorosa. Chiamato a ripetere la formula di rito davanti a giudici, pm e avvocati, l'ex ministro inciampa e pronuncia "Colpevole delle responsabilità...". Quindi sono costretti a correggerlo: "Consapevole, non colpevole". "Ah sì, consapevole...". Non una immagine di grande lucidità. 

Quindi Toninelli entra nel cuore della sua deposizione e nel merito della vicenda Open Arms, scaricando ovviamente tutte le responsabilità su Salvini. "Fu il ministro di allora all'Interno a decidere il divieto di ingresso della nave Open Arms in acque italiane. Però, bisogna contestualizzare il periodo. Il governo di fatto (ai primi di agosto 2019, ndr) era già finito. La firma del decreto di divieto di ingresso fu messa il primo agosto 2019. Non ci fu alcun tipo di interlocuzione con il ministro Salvini". Toninelli fa riferimento al celeberrimo strappo del Papeete, con cui Salvini di fatto ufficializzò la crisi di governo e lanciò la sfiducia al premier Giuseppe Conte. Un discorso, quello del "qualcosa si è rotto", che però è avvenuto una manciata di giorni dopo la firma sulla Open Arms. 

In aula a Palermo è intervenuta anche l'ex ministra della Difesa Elisabetta Trenta, d'area 5 Stelle. "Sui minori ho cercato di interloquire con tutti dopo aver saputo della presenza di 26 minori non accompagnati. Non ho parlato con Salvini, ma con Toninelli, Di Maio (vicepremier, ndr) e Conte dicendo di aver deciso di contattare il capo di stato maggiore per far sbarcare i minori. La situazione dell'Open Arms era di persone psicologicamente provate con tanti giorni di soggiorno sulla nave". Quindi una frase per certi versi inquietante: "Non era nelle mie conoscenze sapere se c'era il rischio di terroristi a bordo. Il problema dell'Open Arms era però il numero dei giorni che passavano". 

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