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Open Arms, "il video dal sommergibile": Salvini smaschera Ong e scafisti?

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Nuova svolta nel processo Open Arms. Nell'udienza in corso questa mattina a Palermo, con in aula Matteo Salvini, imputato in quanto allora ministro degli Interni, il collegio presieduto da Roberto Murgia dopo essersi ritirato in camera di consiglio ha deciso di acquisire l'attività integrativa d'indagine presentata dai pubblici ministeri Calogero Ferrara e Giorgia Righi. Si tratta di materiale fotografico, video e audio della nave Ong prodotto da un sommergibile della Marina militare che riguardano le modalità di soccorso della nave della Ong. Giulia Bongiorno, avvocato del leader della Lega, ha chiesto di acquisire tutta la documentazione. 

La data è quella dell'1 agosto 2019, nella zona dove la Ong stava effettuando un intervento su un barcone partito dalla Libia. Documenti fondamentali, secondo l’avvocato Bongiorno, che accenderebbero una nuova luce sulla vicenda e sulla condotta della Open Arms, visto che potrebbe risultare la presenza di scafisti. Si tratta di materiale che mai era stato messo agli atti e che perfino il Senato non aveva visionato quando fu chiamato a esprimersi sull’eventuale processo a carico di Salvini.

L’attuale vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti si è detto "sconcertato". A proposito di questa documentazione, la difesa di Salvini ha rilevato che era stata trasmessa per conoscenza a diverse procure siciliane tra cui Agrigento e Palermo. Salvini è accusato di avere illegittimamente vietato l'approdo alla nave della ong spagnola e ai profughi presi a bordo.

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