Renzi sfida i magistrati: "Mi alzerò in aula e lo segnalerò a Nordio"
Matteo Renzi pronto a sfidare le toghe. Durante la presentazione dell'edizione aggiornata del libro Il Mostro, il leader di Italia Viva promette: "Domani sarò in tribunale a Firenze. Giovedì sarò in Senato, mi alzerò in piedi e segnalerò a Carlo Nordio che c’è questo pm a Firenze che si è disinteressato di una sentenza della Cassazione che gli chiedeva di distruggere il materiale illegittimamente acquisto e l'ha passato al Copasir".
Al ministro l'ex premier chiederà "che intende fare, aspetterò la risposta e capiremo sulla giustizia come la pensa questo governo. Se chi può parlare sta zitto di fronte all'ingiustizia, quando ha le telecamere che lo ascoltano, se per viltà tace sta perdendo la sfida di alzarsi la mattina e guardarsi allo specchio. Io quella sfida voglio vincerla tutte le mattine".
Renzi ha infatti promesso di intervenire in data 1 dicembre, dopo la polemica sollevata sulla scelta del pm Turco "di non rispettare la sentenza della Corte di Cassazione. Quel giorno Nordio sarà chiamato in Senato per un Question time. "Per tutto il resto - conclude -, il libro continua a essere diffuso, ma nessuno di quelli che lo leggono mi querela. Come mai? Se ho detto bugie oppure ho diffamato qualcuno, perché non mi querelano?". Il caso del pm Luca Turco, procuratore aggiunto nel capoluogo toscano, è noto. La toga - ha scritto Renzi nel suo libro - "ha scelto di non rispettare la sentenza della Corte di Cassazione sul materiale sequestrato a Marco Carrai e contenente, tra le altre cose, il mio estratto conto bancario e le mie intercettazioni. Ha deciso cioè di mandare in Parlamento", ossia all'allora presidente del Copasir, Adolfo Urso, "senza avere il diritto di farlo, del materiale acquisito in modo illegittimo» e che secondo la Cassazione "avrebbe dovuto 'restituire all'avente diritto senza trattenimento di copia dei dati'".