Carlo Nordio spegne la sinistra: "Centrodestra rispetterà il patto di coalizione"
A zittire le accuse della sinistra ci pensa Carlo Nordio. L'ex pm, ora candidato con Fratelli d'Italia, smentisce le voci sulle divisioni interne tra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. "Il centrodestra - conferma - ha stretto un patto di coalizione e sono certo che lo rispetterà. Del resto i programmi degli alleati sono molto più omogenei di quanto si dica. Le differenze sarebbero facilmente composte, per dar vita a un governo coerente nell'azione e duraturo nella stabilità". Insomma, gli alleati sono più compatti che mai. Intervistato dal Giornale, Nordio non conferma né smentisce una sua eventuale nomina a ministro della Giustizia: "Intanto - mette le mani avanti -bisogna vedere l'esito delle elezioni, e poi i ministri li nomina il Capo dello Stato. Infine, le leggi le fa il Parlamento, e il ministro ha un ruolo importante ma solo propositivo".
"Blocco navale? Vi dico io come si fermano": la rivelazione di Nordio in tv
Detto questo, però, l'ex magistrato ha idee ben chiare sulle riforme da fare: "Credo che oggi la priorità assoluta sia l'economia, e che quindi anche gli interventi più urgenti sulla giustizia siano quelli che possono incidere subito sul bilancio. Quindi occorre ridurre la lentezza dei processi penali e civili, madre dell'incertezza del diritto, della contrazione degli investimenti e di un rallentamento dell'economia che ci costa un due per cento di Pil". Poi non manca l'urgenza di attuare il cosiddetto "codice Vassalli", che funziona "solo con la separazione delle carriere, la revisione dei poteri e delle responsabilità dei Pm e molte altre condizioni che oggi mancano".
"Un eccellente ministro": FdI, l'impensabile nome fatto da Carlo Nordio
L'alleanza Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia sulla giustizia va nella stessa direzione. Tutto il centrodestra infatti si definisce garantista, perché - conclude Nordio - "il paradosso più funesto della nostra giustizia penale è che è tanto facile entrare in galera prima della condanna, da presunti innocenti, quanto è facile uscirne dopo, da colpevoli conclamati".