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Valerio Onida, morto a 86 anni l'ex presidente della Consulta. Giuliano Amato: "Ho perso un fratello"

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"Ciao Papà", un piccolo cuore e una foto sorridente. Valerio Onida, già presiedente della Corte Costituzionale dal 22 settembre 2004 al 30 gennaio 2005, è morto a 86 anni e ad annunciarlo sui social è stato uno dei suoi cinque figli, Francesco, professore associato all'Università di Milano. Il costituzionalista e accademico italiano come giudice della Consulta aveva esercitato il suo mandato dal 1996 ed era professore emerito di diritto costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano, dove era diventato ordinario nel 1983.

 

 

 

 

Figlio di un sardo e di una siciliana, Onida era nato a Milano e nel corso della sua carriera è stato presidente dell'Associazione Italiana dei Costituzionalisti e del comitato direttivo della Scuola Superiore della Magistratura. Il 30 marzo 2013 venne invitato dall'allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a far parte del gruppo dei dieci saggi incaricato di discutere "stabilendo contatti con i presidenti di tutti i gruppi parlamentari, su proposte programmatiche in materia istituzionale e in materia economico-sociale ed europea".

 

 

 

 

"Ho perso un fratello. Era un uomo buono e un vero maestro", sono le parole commosse di Giuliano Amato, presidente della Corte costituzionale in carica. Era cresciuto insieme a Onida, fin dall'inizio della sua vita accademica. "In due settimane abbiamo perso due amici e due grandi colleghi, che hanno lasciato ciascuno il proprio segno sulla giurisprudenza della Corte costituzionale e, come presidenti, sulla sua gestione" ha aggiunto Amato, ricordando la perdita, due settimane fa, di un altro presidente emerito, Franco Bile. Anche Enrico Letta, segretario del Pd, lo ha voluto ricordare come "un punto di riferimento insostituibile, una persona dalle rare qualità umane. Un enorme dispiacere".

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