La lettera di Tiziano Renzi indirizzata al figlio Matteo e risalente al 2017 sta facendo discutere molto: non tanto per il contenuto, che in certi passaggi è piuttosto pesante nei confronti della “cerchia magica” dell’ex premier, quanto per il fatto che sia stata resa pubblica. La lettera non ha alcun rilievo penale ma è stata comunque allegata agli atti di un’inchiesta che riguarda Tiziano Renzi ed è poi stata data in pasto al circo mediatico.
Guido Crosetto, "perché la crisi di governo è possibile": finanziaria, scenari clamorosi
"Tutti quelli che per 4 anni hanno detto con forza che le legislature durano 5 anni, hanno iniziato a spiegare che ...“Nella lettera non c’è nulla di rilevante penalmente ma solo gossip e cioè il giudizio che Renzi padre dava di alcune persone. Chiaramente è stata allegata agli atti in modo da renderla pubblica”, ha twittato Guido Crosetto, che poi è intervenuto nuovamente sul caso: “Tanto per capirci, io sono sempre stato politicamente dall’altra parte rispetto a Renzi, ma ormai ciò che gli viene fatto ogni giorno non riguarda lui, riguarda la vita democratica: una tale sinergia tra informazione e procure per uccidere una persona ha un solo precedente”.
Poi Crosetto ha fatto un altro tweet che, tra il serio e il faceto, fotografa bene la deriva di certe situazioni: “Il prossimo step degli scoop giornalistici sarà la pubblicazione di una colonscopia, che un pm avrà allegato agli atti per dimostrare che l’indagato aveva un tenore di vita eccessivo anche per il corpo?”.