Matteo Bassetti ed Alessandro Sallusti ad Agorà, "roba vergognosa": attacco incrociato alla magistratura
"Un simpaticone mi ha telefonato e ha pensato bene di registrare la telefonata dove mi aveva mandato a quel Paese, l'ha messa sulla sua chat Telegram. E da quel momento ho ricevuto più di 100-150 telefonate e messaggi vari nel bel mezzo della notte": Matteo Bassetti torna a denunciare le minacce che gli arrivano, principalmente da no vax. Ospite di Agorà su Rai 3, l'infettivologo ha spiegato che "i numeri sono già stati tutti identificati. Queste persone saranno denunciate per stalking e minacce".
Il primario della clinica di Malattie infettive del San Martino di Genova ha rivelato di sentirsi poco tutelato: "Io mi sento da una parte molto protetto per tutto il lavoro che stanno facendo Digos e polizia postale, dall'altra trovo una lentezza vergognosa in un momento come questo da parte della magistratura. Dopo un anno da quando ho iniziato a denunciare, non è ancora cominciato un processo. Serve almeno qualche pena esemplare. I medici, quelli che ci hanno messo la faccia, sono stati lasciati completamente soli".
Alessandro Sallusti, direttore di Libero, è intervenuto dicendo di essere d'accordo con le parole del medico: "Bassetti ha ragione nel dire che non c'è immediatezza. La lentezza e le distorsioni della giustizia derivano tutte dal funzionamento del Csm". L'infettivologo ha spiegato pure che la scorta che ha adesso non serve a molto: "A me della scorta non interessa niente. Ci vogliono i segnali della magistratura". Per quanto riguarda i motivi di questo odio nei suoi confronti, Bassetti sostiene di essere stato "preso come capro espiatorio per essermi speso molto per le vaccinazioni".