Marco Pantani morto, 18 anni dopo esce allo scoperto il tassista: "Chi ho portato al residence quella sera"
Festa degli Innamorati ma anche giorno del ricordo: oggi, 14 febbraio, sono 18 anni dalla morte di Marco Pantani. Se nel giorno di San Valentino verrà commemorato in chiesa — alle 20 si terrà una messa nella chiesa di San Giacomo, sul porto canale di Cesenatico disegnato da Leonardo da Vinci — intanto la terza indagine sul Pirata prosegue. È stato già interrogato dai Carabinieri di Rimini, nei giorni scorsi, il tassista che aveva dichiarato di aver accompagnato due donne al residence “Le Rose” di Rimini, dove il 14 febbraio 2004 il campione di ciclismo fu trovato senza vita. Tassista che avrebbe confermato l’episodio, ma le generalità delle due donne sono ancora tutte da confermare. Tutto di nuovo in discussione, dopo che nelle due precedenti sentenze il caso era stato archiviato come morte causata da un mix di droga e farmaci. Anche la madre di Pantani, Tonina Belletti, è stata ascoltata dai militari per tre ore e mezza lo scorso 4 febbraio.
Si continua alla ricerca delle verità - Nei prossimi giorni, si capirà se dopo la testimonianza del tassista sarà possibile ipotizzare nuovi reati, come l'omissione di soccorso a carico di persone da identificare. Dopo l’ultima indagine archiviata nel 2015, intanto si continua alla ricerca della verità. Al termine della prima indagine, nel 2005, per il reato di morte conseguenza ad altro reato, ossia lo spaccio che causò l'overdose di Pantani, Fabio Miradossa e Ciro Veneruso patteggiarono condanne rispettivamente a 4 anni e 10 mesi e 3 anni e 10 mesi, mentre la seconda indagine si chiuse nel 2016, dopo nuove perizie medico legali, confermando quasi del tutto le risultanze della prima. Se il caso prosegue, oggi il Pirata verrà commemorato: non solo con la messa delle 20, ma anche al cimitero, che rimarrà aperto dalle 7 alle 17, così come allo “Spazio Pantani”, museo gestito dalla famiglia a fianco della stazione ferroviaria.