Mario Baccini, "legnate per rompergli le corna". Spedizione punitiva a Roma contro l'ex ministro: arresto choc
È stato arrestato Giuseppe Guttadauro. L'ex primario dell'ospedale Civico di Palermo, già scarcerato nel 2012 e condannato tre volte per mafia, è finito ai domiciliari insieme al figlio Mario Carlo. L'uomo è accusai dai carabinieri del Ros di Roma di associazione mafiosa in qualità di referente della famiglia di Roccella. Stando agli inquirenti Guttadauro gestiva con il figlio le dinamiche del mandamento, progettava di aprire nuovi canali per la droga, acquistare ristoranti nella capitale e recuperare crediti per la borghesia romana.
Più nel dettaglio, riporta Il Fatto Quotidiano, dalla Capitale il medico gestisce un'attività di commercio ittico in Marocco, interviene per risolvere le controversie tra i clan per l'esecuzione di lavori edili commissionarti dall'Eni a Brancaccio, e progetta nuovi canali per importare cocaina dal Sudamerica e dell'hashish dall'Albania. A Guttadauro, oltre ai mafiosi, si rivolgerebbero anche "certi ambienti della Roma bene". O almeno questo è quanto emerge dagli atti.
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Tra gli interlocutori, Beatrice Sciarra, moglie di Giuseppe Mennini, medico chirurgo e docente presso l'Università La Sapienza di Roma. La richiesta? Risolvere un "contenzioso" con Unicredit per "un credito di 16 milioni di euro". In cambio il medico avrebbe chiesto il "5 per cento" della mediazione. "Vediamo come si risolvono le cose - dice Guttadauro -, può essere che ci mandiamo qualcuno a dargli due colpi di legno e basta". La spedizione punitiva era rivolta a Mario Baccini, ex ministro della Funzione pubblica del governo Berlusconi tra il 2004 e il 2006. Lui avrebbe dunque interferito nella mediazione finendo tra le mire del boss. "Perché alla signora gli sembrava che veniva dal capomafia, e io mi mettevo e andavo a rompere le corna a Baccini?", dice Guttadauro aggiungendo che bisognava chiamare alcuni uomini da Palermo.
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