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Vittorio Sgarbi, clamoroso: "Il fatto non sussiste", Davigo asfaltato in tribunale. Tutto da godere

 Sgarbi e Davigo

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Vittorio Sgarbi vince in tribunale contro Piercamillo Davigo. Il magistrato lo aveva querelato per un articolo pubblicato su Il Giorno, articolo che poi era stato ripreso da altre testate che sono state tutte querelate. Dunque, riporta il Giornale, ecco che dopo Bologna è la volta di Milano. Secondo i giudici, così come dopo la prima sfida in aula si era sentenziato che l'articolo scritto da Sgarbi il 10 marzo 2017 sul sitoQuotidiano.net non conteneva elementi diffamatori - tanto da assolverlo, appunto, dal reato di diffamazione, perché il fatto non sussiste - così l'ordinanza del Gip del Tribunale di Milano ha disposto l'archiviazione del procedimento.

 

 

 

L'ex magistrato si era infuriato per l'articolo scritto da Vittorio Sgarbi dal titolo "Davigo e i detenuti dimenticati" in cui il critico d'arte attaccava i metodi giudiziari usati negli anni di Tangentopoli. L'ex pm si era sentito attaccato, colpito personalmente da quelle righe. Invece, secondo il giudice per le indagini preliminari, si trattava semplicemente di diritto di critica politica.

 

 

"Il giorno prima di scrivere l'articolo", spiegò allora Sgarbi, "avevo visto Agorà su Rai tre nella quale Davigo affermava: 'Non ho mai riconosciuto alcun eccesso nell'uso della misura cautelare in Tangentopoli. Se abbiamo esagerato, è stato con le scarcerazioni'. E ancora: 'Non ce ne doveva essere uno a piede libero perché questi erano vent'anni che facevano così'". Dichiarazioni che avevano scatenato la rabbia di Sgarbi. Rabbia che però non è mai stata "diffamatoria".

 

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