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Green Pass, con il certificato puoi cambiare sesso anagrafico: la sentenza-choc a Perugia

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Matteo Mion
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Il Green pass consentirà il mutamento di sesso anagrafico anche senza l'intervento chirurgico che modifichi anatomicamente il sesso del soggetto: questa la ratio della sentenza 70/22 del tribunale di Perugia pubblicata in questi giorni. La tutela della salute deve prevalere sulla corrispondenza fra sesso anatomico e dichiarato, perché la continua esibizione del lasciapassare determina un eccessivo squilibrio psicologico nel maschio che si sente donna. È il caso di Marco che fin da piccolo ha vissuto come fosse Marta e ha sostenuto un lungo percorso psicologico, medico e ormonale per affrontare la quotidianità, acquisendo un'identità di genere diversa da quella fisica, pur non essendosi mai sottoposto all'operazione di mutamento del sesso.

 

 

Poi il Covid e la "restrizione verde" han fatto il resto, andando a cozzare con quel delicato equilibrio di genere che Marco aveva raggiunto e che quel continuo coming out a ogni occasione lo costringeva a dar conto e spiegazione della propria transessualità era troppo. Così la 36enne s'è rivolta alla Corte perugina e ha raccontato personalmente che da anni vive le proprie relazioni sociali come una donna, ma oggi sulla sua condizione psicofisica pesa il ripetuto "coming out al maschile da green pass". Marta ha confermato ai giudici il desiderio di vivere la propria identità di genere femminile e al tribunale umbro non è rimasto che prenderne atto e ordinare all'ufficiale di stato civile di rettificare l'attribuzione di sesso nel registro dell'anagrafe comunale perché "la tutela della salute dell'individuo deve prevalere sulla corrispondenza fra sesso anatomico e anagrafico".

 

 

L'accertamento giudiziale sul percorso individuale dell'istante dev'essere rigoroso per concedere l'autorizzazione al cambio di sesso anagrafico, ma non è più obbligatorio l'intervento chirurgico che rimuova i caratteri sessuali primari. Il tribunale di Perugia supera i limiti della Legge 164/82 che all'art 1 richiede "intervenute modificazioni dei caratteri sessuali", valorizzando il diritto di un trans alla propria identità di genere sul piano psicologico prima che su quello fisico e anatomico. Dalla sentenza non è più necessario l'intervento per il cambio anagrafico di sesso, ma solo un accertamento giudiziale di un percorso individuale univoco e determinato. È la nuova normalità risultante dal combinato disposto Toghe & Green Pass...

www.matteomion.com

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