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Flavio Carboni, morto nella notte "l'uomo dei misteri": dalla Loggia P2 a Emanuela Orlandi

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Un infarto nella notte ha stroncato Flavio Carboni. Lo riferisce l'agenzia Adnkronos: l'uomo d'affari è morto a 90 anni compiuti da pochi giorni, nella sua casa di Roma. Carboni ha legato il suo nome al mistero della Loggia P2 e a Licio Gelli, con conseguente inchiesta parlamentare e strascichi giudiziari.

Coinvolto nelle vicende oscure del crack del Banco Ambrosiano e dell'omicidio di Roberto Calvi, Carboni è finito in tribunale ma è stato assolto in via definitiva, l'ultima volta appena 10 giorni fa. Sulla Loggia P2, l'organizzazione clandestina fondata dal "venerabile" Gelli, ha sempre negato però ogni coinvolgimento. "Non ho mai conosciuto Licio Gelli, non ho mai fatto parte della P2 - sottolineava Carboni in una recente intervista proprio all'agenzia Adnkronos-. Anzi, non ho mai fatto parte della massoneria in generale. Che poi abbia conosciuto tanti personaggi di primissimo piano - come tutti a quell'epoca del resto - che potessero avere simpatie o aderire a logge è un'altra storia", 

Chiacchierato fin dalla fine degli anni 70 perché "vicino" all'agente segreto Francesco Pazienza e al boss Pippo Calò, nonché socio di Silvio Berlusconi nella costruzione di Olbia 2, era tornato in primo piano qualche anno fa per l'inchiesta sulla loggia P3: indagato per corruzione, era stato condannato a 6 anni e 6 mesi di carcere. 

Pesante invece l'assoluzione dall'accusa di omicidio per il caso Calvi, il banchiere trovato impiccato sotto il ponte dei Frati Neri a Londra. Nel 2010 era stato anche ascoltato come testimone dalla procura di Roma in relazione alla scomparsa di Emanuela Orlandi, a testimonianza dei suoi rapporti con i vertici del Vaticano nonché con i boss della Banda della Magliana.

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