Livorno, Filippo Nogarin a processo per l'alluvione. "Omicidio colposo", cosa rischia l'ex sindaco
Filippo Nogarin, ex sindaco Cinque stelle di Livorno è stato rinviato a giudizio per omicidio colposo plurimo nell'ambito dell'inchiesta della Procura sull'alluvione che colpì la città toscana nella notte tra il 9 e il 10 settembre 2017, quando esondarono il rio Ardenza e il rio Maggiore causando la morte di otto persone. Lo stesso giudice ha invece assolto Riccardo Pucciarelli, l'ex comandante della polizia municipale allora a capo della protezione civile comunale, che aveva scelto il rito abbreviato.
L'inchiesta per omicidio colposo fu aperta dalla Procura il giorno dopo l'alluvione che provocando danni notevoli, causati dai torrenti 'tombati'. Le case adiacenti ai corsi d'acqua furono invase da acqua, fango e detriti. I morti furono otto: Gianfranco Tampucci, Roberto Vetusti, Martina Bechini, Raimondo Frattali, Glenda Garzelli, Simone, Filippo (4 anni) e Roberto Ramacciotti. Le indagini, inizialmente contro ignoti, nel gennaio 2018 portarono al coinvolgimento di Nogarin, all'epoca sindaco di Livorno.
"Sono felice che Riccardo Pucciarelli sia stato assolto e resto sereno sull'esito del processo nei miei confronti", ha commentato Nogarin. "Grazie all'enorme quantità di materiale tecnico e indipendente che abbiamo raccolto, dimostreremo la correttezza anche del mio operato. Ciò che fa male è sapere che ancora per qualche anno dovrò condurre un'esistenza sospesa".