Matteo Renzi, lo sfogo: "Prima un mostro da prima pagina. Poi mi archiviano, ma non ne parla nessuno"
"I miei #60secondi dedicati al giustizialismo. Quando ti indagano, sei un mostro da prima pagina. Quando ti archiviano, neanche un trafiletto". Così Matteo Renzi, dalla sua pagina di Facebook, commenta la recente archiviazione chiesta dalla Procura di Firenze su un caso di fatture false. L'ex premier, prende spunto da questa notizia, per attaccare i giornali e l'informazione in generale. Calcando la mano sul fatto che nessuno ha citato la notizia della richiesta di archiviazione, mentre quando era stato indagato era finito in prima pagina.
La procura di Firenze ha infatti chiesto l’archiviazione per il leader di Italia Viva, indagato assieme a Carlo Torino, titolare di una società con sede a Portici (Napoli), per emissione di fatture per operazioni inesistenti in relazione al compenso ricevuto per una conferenza ad Abu Dhabi.
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L'indagine era nata a seguito di una segnalazione di Banca d’Italia con la successiva iscrizione nel registro degli indagati dell’ex premier nel febbraio 2020. L’inchiesta sulla conferenza era uno dei principali procedimenti in cui era indagato. Dopo quasi due anni di indagine la procura ha chiesto l’archiviazione di Torino e Renzi perché, anche secondo i pm, l’analisi della documentazione “consente di escludere la sussistenza del reato”.
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