Emanuela Orlandi, la trattativa segreta. "Ce l'hanno chiesto gli emissari del Papa. Dall'ex magistrato bomba sul Vaticano
Questa sera, domenica 12 dicembre, nella puntata di Atlantide in onda su La7 l'ex procuratore Giancarlo Capaldo, nel 2012 titolare dell'inchiesta su Emanuela Orlandi , in una intervista rivela che nella primavera del 2012 due emissari di Papa Ratzinger diedero la "disponibilità del Vaticano a far ritrovare alla famiglia Orlandi il corpo della quindicenne Emanuela, svanita nel nulla nel 1983, in cambio di un aiuto da parte della magistratura italiana a liberare la Chiesa dall'imbarazzo che aveva creato la scoperta della tomba del boss della Banda della Magliana, Enrico «Renatino» De Pedis, nella basilica di Sant' Apollinare (lo stesso complesso da cui era scomparsa Emanuela)", scrive il Corriere della Sera.
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Capaldo è pronto a svelare i nomi dei due emissari e rivela che furono testimoni altre persone e che di quei colloqui esisterebbe anche una registrazione. Una svolta clamorosa che potrebbe portare alla riapertura delle indagini, visto che l'avvocatessa della famiglia Orlandi ha chiesto formalmente alla magistratura vaticana e al Csm di ascoltare Capaldo. "Chiedono di conferire con me due personaggi del Vaticano, importanti in quel momento, per chiedere la riesumazione del corpo di De Pedis ed eliminare dalla basilica un cadavere troppo ingombrante", spiega Capaldo. "Gli emissari presero atto del mio punto di vista e si riservarono di sentire alcune persone più in alto nella gerarchia e di darmi una risposta. La risposta avvenne qualche settimana dopo e fu positiva. La disponibilità era quella di mettere a disposizione ogni loro conoscenza e indicazione per arrivare a questa conclusione", rivela ai microfoni di Atlantide condotto da Andrea Purgatori.
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"Io termino la mia reggenza perché a capo della Procura viene nominato Giuseppe Pignatone e dall'altra parte in Vaticano si iniziano una serie di grandi manovre o di scontri sotterranei, come è costume probabilmente in quel contesto, intorno a Papa Ratzinger. E sappiamo poi che Papa Ratzinger da lì a un anno neppure si dimetterà. Se fossi convocato nell'ambito di un'attività giudiziaria seria direi chi sono queste persone, se erano presenti altri oltre a me e a queste due persone e se il colloquio è stato registrato. A queste tre domande io risponderò soltanto a chi ha il titolo per chiedermelo". Parole che provocano la reazione di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela: "Sono contento di questa posizione che ha preso il dottor Capaldo dopo tanti anni, sono convinto che farà i passi giusti nelle sedi opportune e sono convinto che farà i nomi di queste persone perché così ci sarà finalmente qualcuno a fare giustizia per Emanuela".