Ruby Ter, Olgettine "rinchiuse" in tribunale: mossa disperata dei magistrati contro Silvio Berlusconi
Sono state respinte le istanze presentate dalle difese delle "ex olgettine", imputate nel processo Ruby ter con Silvio Berlusconi. I legali delle ragazze, ex ospiti alle serate di Arcore che avevano portato nei processi la versione delle "cene eleganti", hanno chiesto l'immediato proscioglimento, prima della fine del dibattimento, dalle accuse di falsa testimonianza. Queste ultime contestate assieme alla corruzione in atti giudiziari. I giudici della settima penale di Milano hanno però rigettato la richiesta, anche se le istanze erano basate sull'ordinanza con cui il collegio il 3 novembre aveva dichiarato inutilizzabili i verbali delle deposizioni di 18 giovani. Un'ipotesi, questa, che avrebbe avuto effetti negativi per l'accusa su parte delle imputazioni (falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari) nel processo Ruby ter.
Per i giudici, invece, la Procura "aveva elementi indizianti le elargizioni di Berlusconi" e dunque le ragazze andavano iscritte e ascoltate con le garanzie previste, con facoltà di non rispondere e assistite da avvocati. Oggi, 1 dicembre, è arrivata la decisione del collegio. Tenuto "conto dello stato avanzato, ma non completato dell'istruttoria", ossia del dibattimento, "non sussistono i requisiti di evidenza" per applicare l'articolo 129 del codice di procedura penale che prevede, date certe condizioni, l'obbligo di "declaratoria" di immediato proscioglimento, anche prima della fine del processo.
Queste le ragioni per cui i giudici del caso Ruby ter hanno respinto le istanze delle 'ex olgettine' che chiedevano di essere assolte subito dalle accuse di falsa testimonianza. Il processo va così avanti per entrambi i reati contestati, tra cui la corruzione in atti giudiziari. Intanto gli imputati non intendono parlare. Dopo la rinuncia di Marysthell Polanco, è arrivata quella di Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli.