Ruby Ter, Marysthell Polanco: "Ci ho ripensato". Ko tecnico per i magistrati anti-Cav (come gode Berlusconi)
Marysthell Polanco ha scelto di non ridere le dichiarazioni spontanee che aveva annunciato per l’udienza del 17 novembre. È quanto emerge da una lettera ricevuta dal collegio della settima penale, davanti al quale è imputato Silvio Berlusconi: la decisione della Polanco, una delle ragazze dei festini di Arcore, è stata maturata dopo un consulto con l’avvocato Paolo Cassamagnaghi ed è legata all’ultima ordinanza dei giudici del caso Ruby ter sulla “inutilizzabili delle dichiarazioni testimoniali rese” nei precedenti dibattimenti da 18 ex olghettine.
Tra queste anche Marysthell Polanco, che ha spiegato che valuterà se rendere dichiarazioni spontanee “in un altro momento”. Frequentatrice delle cene eleganti, la Polanco in passato aveva annunciato in più occasioni di voler dire la “verità” sulle serate trascorse a Villa San Martino: doveva essere una delle prime a parlare in aula, ma a pochi giorni ha deciso di spedire una lettera ai giudici in cui spiega di aver cambiato idea in seguito all’ordinanza sulle dichiarazioni inutilizzabili.
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“Mi scuso se questa mia decisione - si legge nella missiva - comporterà uno spostamento del calendario delle attività o crea disturbo al tribunale, ai pm e ai difensori. Poiché seguo gli sviluppi del mio processo, valuterò se rendere spontanee dichiarazioni in un altro momento”.
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