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PiazzaPulita, Guido Crosetto svela la vergogna di "Fatto" e magistrati: "Ma è morto di tumore sei anni fa..."

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Un'ossessione, bella e buona e soprattutto vergognosa, quella nutrita in primis dal Fatto Quotidiano contro Matteo Renzi, vittima di una violentissima campagna di stampa, culminata nella pubblicazione del suo conto corrente. Un tema che viene discusso a PiazzaPulita, il programma di Corrado Formigli in onda su La7, la puntata è quella di giovedì 11 novembre. In studio un indignato Guido Crosetto, a confronto con due dei principali protagonisti di questa campagna contro il leader di Italia Viva, Antonio Padellaro del Fatto Quotidiano ed Emiliano Fittipaldi di Domani.

 

"Come vengono fatte le indagini in Italia? Sono due anni che leggo cose su Renzi anche se non ci sono atti giudiziari depositati. Qui parliamo di cose che, da quel che ho letto, sono partite dieci anni fa, quando non era indagato", premette Crosetto. Dunque, va da sé, Padellaro nega. Ma il gigante di Fratelli d'Italia rilancia: "Ho letto cose che parlavano di un dialogo su una persona malata, un dialogo tra due amici, dialogo che si riferiva a una persona morta di tumore cinque-sei anni fa".

 

E Fittipaldi: "Sarebbero delle intercettazioni illegali". "Infatti", replica Crosetto sganciando la sua bomba. "Sta dicendo delle cose gravissime", alza il ditino Fittipaldi, quando forse le "cose gravissime" sono ben altre. Crosetto non demorde, e riprende: "Mi ha colpito sentire un cittadino italiano dire che non c'è un atto formale per l'acquisizione. Uno per avere un conto corrente fa una richiesta alla banca. Si parla di un conto corrente allegato non richiesto formalmente da nessuno. Il fatto che compaiano nell'inchiesta atti non richiesti da nessuno mi colpisce. Questa cosa ha senso?", conclude il gigante con una domanda retorica.

 

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