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DiMartedì, Di Battista fuori controllo: "Berlusconi finanziatore della mafia". Vespa sbarra gli occhi e Floris trema

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A DiMartedì è andato in scena uno scambio piuttosto acceso tra un incredulo Bruno Vespa e un impavido Alessandro Di Battista, con Giovanni Floris sullo sfondo intento a preoccuparsi di mettere una toppa e evitare una possibile querela. Tutto è partito dal sondaggio di Nando Pagnoncelli sui candidati preferiti dagli italiani per il Quirinale: al primo posto Mario Draghi con il 30 per cento, al secondo Silvio Berlusconi al 14 e poi il nulla, con tanti nomi racchiusi tra il 2 e il 7 per cento.

 

 

“Hai visto il Cavaliere?”, ha sghignazzato Vespa provocando l’immediata reazione di Di Battista. “Voi ridete, ma io credo che ci si debba sentire male - ha dichiarato - questo è un Paese che non si salverà mai. Per me sarebbe drammatico che un finanziatore, o comunque colui che ha dato soldi alla mafia palermitana, diventi presidente della Repubblica”. Vespa ha subito strabuzzato gli occhi e provato a intervenire, ma Di Battista lo ha anticipato: “È una sentenza in via definitiva, lei dissentirà ma io gliel’ho letta sotto casa ad Arcore”.

 

 

“Berlusconi mi aveva minacciato di querela e non mi è mai arrivato niente”, ha aggiunto Di Battista, visibilmente infuriato all’idea del Cav al Quirinale. “Se ci becchiamo Berlusconi, magari sarà contento il popolo italiano. Sarebbe sintomatico che prendesse il posto di un presidente della Repubblica a cui Cosa Nostra ha ammazzato il fratello”.

 

 

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