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Napoli, muore a 60 anni mentre testimonia in Tribunale. Indiscrezioni inquietanti: "Ecco perché indagano sul decesso"

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Choc in Tribunale a Napoli: un uomo è morto dopo essersi accomodato al banco dei testimoni, sotto lo sguardo attonito della corte e dei presenti all'udienza. Teatro della tragedia l'aula 2019 del "Palazzaccio" partenopeo, durante un processo per diffamazione che vede come imputato un giornalista. Giovedì 4 novembre, poco dopo le 14, l'imponderabile: la vittima è un dirigente scolastico di 60 anni, chiamato a rendere la propria testimonianza. L'uomo si è accasciato improvvisamente, colto da infarto, subito dopo che il pubblico ministero gli aveva fatto una domanda dandogli la parola.

I soccorsi sono stati chiamati con leggero ritardo, anche perché come prima ipotesi i presenti avevano pensato a un "semplice" svenimento. La situazione poi si è dimostrata decisamente più drammatica: quando sono arrivati in aula gli uomini del 118 hanno potuto solo constatare come per il dirigente scolastico non ci fosse più nulla da fare. Secondo il sito del quotidiano napoletano il Mattino, che per primo ha pubblicato la sconvolgente notizia, sarebbero già state aperte delle indagini sia per il leggero ritardo nell'arrivo del 118 sia perché non sarebbe stato utilizzato correttamente il defibillatore, come riferito da alcuni testimoni in aula. Un dettaglio, quest'ultimo, che se confermato aggiungerebbe sconcerto a sconcerto.

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