Ilda Boccassini contro Silvio Berlusconi: "Processo Ruby ostacolato, così la democrazia muore"
Un show anti-Cav annunciato, quello di Ilda Boccassini, tornata in televisione dopo più di vent'anni. Ilda "la Rossa" era infatti ospite di Enrico Mentana su La7, in un'intervista trasmessa nella prima serata di sabato 30 ottobre. La sua ultima apparizione in tv era datata 1998, quando si prestò a un confronto con Enzo Biagi.
E come detto, la Boccassini, sfrutta il palcoscenico per nutrire la sua ossessione: Silvio Berlusconi. L'ex pm milanese parla del processo Ruby, e afferma: "Non si doveva arrivare al processo", questo per lei era l'obiettivo del leader di Forza Italia. "'Il problema era che in discussione c'era proprio la possibilità di fare il processo. Tutto quello che e stato utilizzato, le leggi ad hoc e i rinvii è stato fatto perché non si doveva arrivare al momento in cui si dice in nome del popolo italiano", tuona.
E ancora, la Boccassini ha rimarcato come "non si sono mai difesi nel processo; si sono difesi fuori dai processi dilatando i tempi, lì si è fatto di tutto per allungare e creare un ostacolo alla democrazia, abbattere il diritto vuol dire che la democrazia muore", la spara grossissima.
Infine, parlando della sua vita da magistrato, Ilda Boccassini ha affermato: "Non no sentito il canto delle sirene che hanno sentito troppi colleghi. Rimanere con i piedi per terra quando ti dicono che sei Dio in terra non è facile". E ancora: "La maggior parte dei magistrati fa il suo mestiere, ma la pubblicizzazione di alcuni personaggi ha determinato la deriva e la sindrome imitativa". Un cenno autobiografico, quest'ultimo?