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DiMartedì, Alessandro Sallusti contro Davigo: "Mi chiedo come abbia potuto fare il magistrato"

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Ha appena finito di parlare, Piercamillo Davigo, e Alessandro Sallusti lo travolge dialetticamente. A DiMartedì si discute su Silvio Berlusconi al Quirinale e l'ex pm di Mani Pulite ha usato parole sprezzanti. Il direttore di Libero ascolta e lo impallina: "Mi è sembrato di ascoltare il Marchese del Grillo, io sono io e voi non siete nessuno. Berlusconi non può fare il presidente? E io mi chiedo come uno come Davigo abbia potuto fare il magistrato, visto che non ha nessuna fiducia nella magistratura. Ha divulgato degli atti secretati perché non si fidava della Procura di Milano, ritiene le iniziative di altri magistrati contro di lui delle bazzecole, ha fatto ricorso alla magistratura civile contro il suo prepensionamento al Csm, è Davigo che non ha nessuna fiducia nella magistratura". 

 

 

 

 

"Un polemista dell'Ottocento diceva - è stata la freddura con cui si è presentato Davigo pochi minuti prima -: in democrazia tutti possono diventare presidente. Comincio a temere che sia vero". "Le cose che dice su Berlusconi - ribatte Sallusti- non mi stupiscono. Non sono diverse da quelle che ha sempre detto ma la vera diversità è che Davigo non ha più alcuna autorevolezza per dirle. Ripeto: se c'è uno che ritiene la magistratura fallibile è lui e lo sta dimostrando". 

 

 

 

 

 

 

 

 

"Perché allora Berlusconi potrebbe fare il presidente della Repubblica?", domanda Floris a Sallusti: "Perché è stato premier quattro volte, ha organizzato diversi vertici internazionali tra cui quello di Pratica di Mare che ha riavvicinato il blocco Nato e la Russia, e perché se c'è una cosa su cui è inattaccabile è il fatto di essere uno statista. Se poi ha governato bene o male, questo lo lasciamo decidere agli italiani".

 

 

 

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