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DiMartedì, Piercamillo Davigo e Berlusconi al Quirinale: "Temo che...", la battuta che gelo lo studio

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Silvio Berlusconi può diventare presidente della Repubblica? Giovanni Floris fa questa domanda a Piercamillo Davigo e DiMartedì si infiamma. "Ricordo una citazione di un polemista dell'Ottocento - esordisce l'ex pm di Mani Pulite -. Quando ero ragazzo mi spiegarono che in democrazia chiunque può diventare presidente. Comincio a temere che sia vero. Certo non c'è nessun impedimento giuridico, poi dal punto di vista del buon senso è tutto un altro discorso". 

 

 

 

 

 

Con 4 processi ancora in corso, tra escort e filoni Ruby Ter, il leader di Forza Italia ha finora avuto 11 assoluzioni, 10 archiviazioni, 8 prescrizioni, 2 amnistie e una condanna definitiva, per frode fiscale, con riabilitazione nel 2018. Formalmente nulla vieta all'ex premier di venire eletto al Quirinale, "però l'articolo 54 della Costituzione parla di disciplina e onore e io penso che non ci sia onore nella prescrizione", sottolinea polemicamente l'ex membro del Csm.

 

 

 

 

 

 

 

"Però questa è una sua interpretazione politica - ribatte Floris -, ci sono più assoluzioni che condanne". "Ma guardi che non funziona così, se uno ruba un'auto una volta è un ladro d'auto anche se viene assolto in altri casi", aggiunge Davigo, che poi emette una sentenza molto politica: "A parte il fatto che faccio fatica a comprendere come si possa scegliere di proporre per la presidenza della Repubblica un politico che ha ridotto il suo consenso, credo che fosse partito dal 40% e oggi è al 7/8%". Un argomento facilmente confutabile che Floris liquida rapidamente: "C'è chi ha fatto di peggio...".

 

 

 

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