Ilda Boccassini, "ha impedito che controllassero le carte di credito": scandalo, l'inchiesta sabotata dalla pm anti-Cav
Ilda Boccassini non solo ebbe una storia d'amore con il giudice Giovanni Falcone, morto nella strage di Capaci per mano della mafia. Nell'autobiografia di Ilda la rossa, infatti, emergono altri dettagli sul tipo di relazione che avevano i due magistrati. Per esempio, sul presunto viaggio a Washington del giudice palermitano alla fine di aprile del 1992, oggetto di indagini dopo la morte dello stesso Falcone, si rivela, come riporta Il Giornale, che fu proprio la Boccassini da titolare delle indagini, a vietare che venissero controllate le sue carte di credito, cosa che avrebbe permesso di accertare l’esistenza del viaggio. Lo fece per non invadere la sfera privata di Falcone, così come avrebbe testimoniato durante il Borsellino quater molti anni più tardi.
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Si legge ancora che per capire l’importanza di quel viaggio, bisogna tornare al 18 marzo 1992, quando fu diffusa una circolare del Sisde a tutti i prefetti. Il documento ipotizzava un presunto piano di destabilizzazione dell’Italia ordito all’estero con attentati da marzo a luglio. E fu diramato perché una settimana prima, il 12 marzo, era stato ammazzato Salvo Lima. Fu allora che Falcone disse al ministro della giustizia Claudio Martelli che sarebbe andato in America da Tommaso Buscetta, per i rapporti che il pentito sosteneva di aver avuto con Lima.
Ilda Boccassini, il 21 gennaio 2014, a Caltanissetta, disse di aver verificato che il viaggio era "una menzogna", ma nemmeno lei disse dove fosse stato tra il 28 aprile e il 2 maggio 1992. "Non ritenevo che dovesse essere oggetto lui di indagini, una ricerca ossessiva dei suoi tabulati, le carte di credito, i viaggi effettuati".