Green pass, Gianluigi Paragone: "A settembre esplode l'Italia", così i giudici smonteranno tutto
"Dal primo settembre il Green Pass esploderà nelle sue contraddizioni": ne è convinto Gianluigi Paragone che, nella sua rubrica sul Tempo, spiega quanto sia inefficace - a suo dire - lo strumento introdotto dal governo. "Prendiamo il mondo della scuola: davvero non ci troviamo di fronte a una illegittima "selezione" del personale?", si è chiesto l'ex grillino, riferendosi alla differenza tra gli insegnanti muniti di certificato e quelli che invece non ce l'hanno: "Davvero è legittimo - anche sotto il profilo costituzionale - subordinare la propria prestazione professionale al possesso di un certificato che attesti un vaccino (gratuito) o un tampone (a pagamento)?".
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E le domande non finiscono qui. Perché poi Paragone si è chiesto: "Si può davvero pensare di utilizzare una opzione così invasiva per un periodo di cui non si conosce la durata? Davvero non ci sono giudici che smontino tali deliri?". Secondo lui, inoltre, ci sarebbero delle pesanti contraddizioni anche nell'ambito dei trasporti: "È mai possibile che per aerei e treni ad alta velocità si debba esibire il green pass mentre in metropolitana o sui treni locali è tana liberi tutti?".
Secondo il giornalista, arriveranno molti ricorsi nelle prossime settimane. Mentre qualche dubbio resta sui tempi che serviranno per arrivare alle decisioni dei giudici: "E queste decisioni saranno prese guardando allo stato di diritto o saranno condizionate dalla pseudo bolla emergenziale?". E infine: "I nodi settembrini arriveranno presto al pettine, avremo un giudice in qualche angolo d'Italia che darà giustizia?".
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