La fiducia sul decreto Giustizia ha preso in contropiede tutto il M5s, Giuseppe Conte in testa. Mario Draghi ha deciso di prendere in mano le redini della situazione prima che tutto si impantanasse. Il premier, però, non ha chiuso tutte le porte: "Siamo aperti e disponibili a miglioramenti di carattere tecnico. Se ci fossero, si tratterà di tornare in Consiglio per chiedere l’autorizzazione alla fiducia anche sui nuovi testi", ha detto in conferenza stampa. I paletti, però, sono chiari: "Le modifiche devono essere di carattere tecnico e non devono stravolgere l’impianto". E poi: "Modifiche condivise, non emendamenti presentati da una parte".
Giustizia, Fabiana Dadone: "La riforma senza le modifiche del M5s? Valuteremo con Conte le dimissioni dei nostri ministri"
Con il via libera del Consiglio dei ministri all'autorizzazione a porre la questione di fiducia sulla riforma della ...Dall'altra parte ci sono i grillini, che nei giorni scorsi hanno attaccato la riforma Cartabia, parlando di "impunità" e chiedendo grossi cambiamenti. La ministra della Giustizia, però, non ha mai minimizzato le contestazioni dei pentastellati. Anzi ha spiegato che quelle del M5S non sono provocazioni, ma "preoccupazioni da prendere seriamente in considerazione". Aggiungendo, poi, che quella sul tavolo "non è la riforma della prescrizione, ma una riforma complessiva della giustizia per evitare processi lunghi e l’impunità".
Giustizia, il Fatto quotidiano: "Da salvaladri a salvamafia". Marco Travaglio contro Draghi e Cartabia, l'insulto-record in prima pagina
"I Migliori peggio di B. Fiducia sul salvamafia", è il titolo di prima pagina del Fatto quotidiano, dov...Per ora, comunque, come riporta la Repubblica l'ala dura del Movimento è contro il lodo Serracchiani (fino al 2024 gli Appelli possono durare tre anni anziché due). Ma nel frattempo il leader in pectore dei 5 Stelle sarebbe in costante contatto con Draghi e con la ministra. Starebbe lavorando per una mediazione, dando seguito a quell’approccio costruttivo ribadito nell’incontro col premier a inizio settimana, con l’obiettivo di soddisfare il bisogno di giustizia da parte dei cittadini e insieme velocizzare i processi.