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Riforma Cartabia, la mossa di Mario Draghi: "Così ha preso in contropiede Giuseppe Conte "

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La richiesta di Mario Draghi di porre la fiducia sulla riforma Cartabia avrebbe preso Giuseppe Conte in contropiede. E così l'ex premier sarebbe stato costretto a fare buon viso a cattivo gioco, come racconta un retroscena de La Stampa. Quella del presidente del Consiglio è stata una mossa da vero leader politico. Quando ieri, nel tardo pomeriggio, Draghi ha capito che il governo rischiava di dover fare "marcia indietro", ha dapprima rinviato il Consiglio dei ministri, poi ha convocato una riunione d'urgenza e infine ha deciso per la fiducia.

 

 

 

La conferenza stampa di ieri, però, sarà ricordata anche per un'altra dichiarazione potente pronunciata dal premier: "L'appello a non vaccinarsi è un invito a morire". Stando al retroscena del quotidiano torinese, Draghi sapeva che - pronunciando quella frase - avrebbe indispettito Matteo Salvini. E infatti, poi, a discorso finito, il leader della Lega ha subito commentato dicendo che la prudenza sui vaccini ai minorenni non è affatto un invito a morire. 

 

 

 

Pare inoltre che Draghi abbia deciso di dire la frase sui vaccini all'ultimo momento. In particolare avrebbe deciso di dare una "botta" verso destra nelle stesse ore in cui stava dando un dolore ai Cinque stelle e a Giuseppe Conte sulla riforma della Giustizia. Questo gli avrebbe consentito una sorta di effetto-bilanciamento. La decisione della fiducia, invece, è stata ben ponderata, visto che si rischiava una "riapertura" della riforma. Che è considerata strategica dal governo nella partita-Recovery. 

 

 

 

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