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Variante Delta, il Green pass non servirà nei tribunale. La soffiata sui giudici no vax

 Toghe

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La Casta dei magistrati vince anche su Variante Delta e Green pass. a Rivelarlo è Gianfranco Ferroni nella sua sua piccante "Veleni in piazza", la rubrica sul Tempo. Lo spunto di partenza è la polemica violentissima (e molto strumentale) su Claudio Borghi, che pochi giorni fa aveva paragonato la questione vaccini al Ddl Zan. "Terzo giornalista che chiama per sapere se sono vaccinato. Finora sono stato gentile, al prossimo parte il vaffanc***o e la cancellazione dalla lista dei contatti  -si scatenava sui social il deputato della Lega -. Perché questi eroi la prossima volta che intervistano un LGBT non gli chiedono se è sieropositivo e se fa profilassi?".

 

 

 

 

 

 

"Tutti a chiedere al leghista Claudio Borghi se ha fatto il vaccino, e l'interessato si inalbera. E non ha torto - rivela Ferroni -: nessuno va a porre la stessa domanda agli alti esponenti della magistratura, per esempio. Non mancano i no-vax, anche tra i giudici, ma questi non si espongono pubblicamente affermando che «la privacy va difesa a tutti i costi, senza dimenticare che è vietata la diffusione di informazioni sensibili riguardanti la salute», minacciando azioni civili e penali a coloro che sveleranno i nomi delle toghe non vaccinate. E di contrari alle inoculazioni ce ne sono molti pure tra gli avvocati. Come andrà a finire? A tarallucci e vino, perché per entrare nei tribunali il green pass non servirà".

 

 

 

 



E chi accusa Matteo Salvini di non comunicare dove, come e quando si vaccinerà, pretendendo anche una foto con siringa nel braccio per testimoniare di non essere no vax, ovviamente non alzerà un sopracciglio.

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