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Giorgia Meloni, "voto insieme a Pd e M5s". Calogero Mannino, gira una voce sinistra: così fregano Salvini e Berlusconi?

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Sulla giustizia è guerra aperta. Partito democratico e Movimento 5 Stelle non hanno alcuna intenzione di mollare la presa e votare la riforma della Cartabia così com'è. Il motivo lo spiega direttamente Calogero Mannino, più volte ministro dc, che spiega come questa volta le cose siano diverse perché le spinte sulla giustizia vengono da molto in alto. "Stiamo assistendo a una reazione di rifiuto da parte di una larga parte della magistratura, delle linee di riforma proposte dalla guardasigilli - esordisce per Italia Oggi -. Il motivo? Non vogliono che sia il parlamento a determinare la tabella dei reati perseguibili". Per non parlare poi della questione del Csm, perché "tutti i soggetti e le forze politiche che devono la loro ragione di presenza alla tutela o al permesso della magistratura, i 'salvati'".

 

 

Ed ecco che da qui nasce l'accordo tra 5 Stelle e Pd, che "hanno un'alleanza di ferro. Con almeno due obiettivi". "Il primo  - prosegue - è controllare l'elezione del presidente della Repubblica. Il secondo è arrivare alla fine della legislatura per logorare nel frattempo il centrodestra e tentare di vincere le elezioni". Dem e grillini per Mannino assistono interessati al "gioco di rincorsa e sorpasso fra FdI e la Lega". Il logoramento prende anche piede "inducendo la Lega a enfatizzare nella quotidianità la manifestazione della sua natura populista, che rimane anomala rispetto agli indirizzi prevalenti in Europa. Il Pd in questo modo dimostrerebbe l'impossibilità della coalizione a guida Salvini a governare l'Italia".

 

 

Infine c'è la partita "Colle", per nominare il successore di Sergio Mattarella. Secondo l'ex dc "se il centrodestra non si dà un disegno politico" saranno Pd e M5s a eleggere il prossimo presidente della Repubblica. Complice Giorgia Meloni che "a volte dà la sensazione di procedere per un cammino tutto suo, per una ragione molto semplice. Siccome naviga nei cieli del successo, spera di continuare a volare. Ma è un cielo che potrebbe presto farle toccare terra e presto ritrovarsi a deludere i suoi elettori". Quando? "Il giorno in cui la Meloni votasse quella candidatura (Il Quirinale ndr) con Pd e M5s.Eventualità improbabile, ma possibile". 

 

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