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L'aria che tira, Pietro Senaldi su Voghera: "L'assessore aveva il diritto di stare lì armato, l'immigrato invece doveva già essere fuori dall'Italia"

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A L'aria che tira Estate su La7 tiene banco la vicenda di Voghera, e il condirettore di Libero Pietro Senaldi dice la sua sui due fronti polemici. I fatti: l'assessore leghista alla sicurezza Massimo Adriatici ha ucciso con un colpo di pistola un 39enne immigrato marocchino senza fissa dimora e in evidente stato di ebbrezza nella piazza della cittadina lombarda. Da omicidio volontario, l'accusa nei confronti dell'assessore è stata "declassata" a eccesso di legittima difesa. 

 

 

 

 

 



 "Gli errori ci possono essere, ma è stato sbagliato buttarla subito in rissa politica come ormai avviene con qualsiasi cosa accada in Italia - sottolinea Senaldi -. L'assessore aveva pieno diritto di girare con un'arma ed essere in quella piazza, secondo le leggi italiane in vigore e che il Pd, che non ha i numeri, può provare a cambiare. La vittima invece non aveva diritto a essere lì, doveva essere fermata e allontanata all'Italia. Poi è ovviamente successa una tragedia e il resto compete alla magistratura, ma processare qualcuno perché gira armato nella sua città quando la legge gli consente di farlo secondo me non va bene, verrà processato per eccesso di legittima difesa e vedremo se verrà assolto o condannato. Lui però aveva tutto il diritto di essere lì mentre la vittima non ne aveva diritto".

 

 

 

 

 

 

 


Secondo punto della questione. "Se si vuole aprire un dibattito sul porto d'armi spetta alla politica, ma è sbagliato dire che l'Italia è un Far West. È uno dei tanti episodi che si verificano, ma c'è un'altra polemica. Può un assessore alla sicurezza essere un ex poliziotto? E allora può un omosessuale fare la leggere per i gay? Il chirurgo non opera il figlio, se uno è troppo coinvolto si deve chiamare fuori, ma questo deve valere per tutto".

 

 

 

 

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