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Roberto Speranza, la causa da 100 mln per i morti-Covid: "Perché cambiò la circolare?". Alzano, il sospetto del direttore

 Roberto Speranza

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I legali dei 500 familiari delle vittime del Covid, guidati da Consuelo Locati, riporta Il Giornale, definiscono “fumo negli occhi” la memoria di 36 pagine depositata dall’Avvocatura dello Stato a difesa di Palazzo Chigi e del ministero della Salute guidato da Roberto Speranza. Il motivo dello scontro è la causa civile da 100 milioni di euro ora nelle mani del Tribunale Civile di Roma. Da una parte ci sono i parenti dei morti nella Bergamasca, dall’altra il governo.

 

 

Uno dei nodi è la questione delle circolari. Il 22 gennaio 2020 il ministero della Salute diede indicazioni operative per individuare i positivi. Per sottoporre a test un sospetto bastava che il paziente presentasse motivi epidemiologici (viaggio in Cina) o clinici (polmonite strana). "Era una circolare perfetta", osserva Giuseppe Marzulli, ex direttore sanitario dell’ospedale di Alzano Lombardo. Ma il 27 gennaio il dicastero modificò le disposizioni e tolse al medico la discrezionalità di fare un test ai malati con un decorso clinico inspiegabile. "Perché la cambiarono?", si chiede Marzulli. Si è sempre detto che vennero seguite le indicazioni dell’Oms ma nella memoria difensiva l’Avvocatura aggiunge che la scelta avvenne "sulla base delle indicazioni" delle Regioni per migliorare “il coordinamento inter-istituzionale”.

 

 

In sostanza, attacca Robert Lingard, il giovane italiano emigrato a Londra che ha ripescato dalla rete il dossier Oms scomodo per il governo, siccome sanno di avere compromesso la sorveglianza epidemiologica con quella modifica sbagliata, ora tentano di aggrapparsi alla scusa di aver preferito facilitare il coordinamento. Abbiamo visto quando si è trattato di chiudere la Valseriana come erano coordinati. In verità il virus è stato libero di circolare fino a fine febbraio. E a Codogno è stato scovato solo contravvenendo alle indicazioni del ministero”.

 

 

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