L'aria che tira, Matteo Renzi umilia Alfonso Bonafede: "Quando lo vedo così, mi sento meglio"
"Un passo avanti gigantesco". Matteo Renzi si presenta a L'Aria Che Tira su La7 fiducioso per la riforma della giustizia presentata dal ministro Marta Cartabia in Cdm. "Sono dell'idea che ogni cittadino ha diritto a un processo dai tempi certi e non essere alla mercè dei giochi interni alla magistratura", come invece vorrebbe quel Movimento 5 Stelle a favore dello stop alla prescrizione. In studio con Francesco Magnani il leader di Italia Viva ribadisce la sua contrarietà al sistema giustizialista, "per cui ti indago, ti lascio lì e poi tra vent'anni scopri che sei innocente". Da qui, "il grande passo" del Guardasigilli del governo Draghi che si discosta dal suo predecessore: "Quando vedo Alfonso Bonafede che dice che lui non è d'accordo, mi sento già meglio". L'ex premier parla di "un sistema barbaro" se confrontato a quello "civile" della Cartabia.
E al conduttore che gli chiede di un eventuale indebolimento di Mario Draghi se il Movimento 5 Stelle si spaccasse a favore di Giuseppe Conte, Renzi non ha dubbi: "Draghi non va tirato per la giacchetta su questioni politiche, gode di una credibilità strepitosa e si è messo al servizio del Paese quindi lasciamolo fare". Poi la frecciata a Fatto Quotidiano: "Qualche giorno fa il quotidiano filo-grillino di Travaglio intitolò sugli Europei 'speriamo che non vinca l'Italia di Draghi e di Figliuolo'. Ma questi stanno male".
E sulla sua Italia Viva ben lontana dalla promessa della doppia cifra, l'ex presidente del Consiglio si dice tranquillo, perché "non valgono né i sondaggi e né i like". E ancora: "Questa è la politica del Grande Fratello e di Chiara Ferragni". Infine Renzi si toglie quello che lui definisce "macigno dalle scarpe": "Dopo la fine del Conte 2 ho avuto voglia di mollare tutto", poi però il dietrofront.