Giudice Esposito e gli insulti a Berlusconi "chiavica", il verdetto in tribunale: la clamorosa vittoria dei camerieri
Archiviata la denuncia del giudice Antonio Esposito contro tre camerieri di un hotel di Lacco Ameno, la cui proprietà appartiene a Domenico De Siano (senatore di Forza Italia). A riportarlo è Il Fatto Quotidiano, che ricorda come i tre dipendenti misero a verbale di aver ascoltato Esposito mentre insultava gratuitamente in pubblico Silvio Berlusconi.
Il giudice aveva risposto accusandoli di false dichiarazioni rese al pubblico ministero e aveva accusato l’avvocato Bruno Larosa di abuso d’ufficio e usurpazione di funzione del pm. Il gip ha archiviato tutto con quattro pagine di motivazioni dalle quali si evince che le indagini difensive di Larosa non violarono il codice. Era il 3 aprile 2014 quando i tre camerieri - Giovanni Fiorentino, Michele D’Ambrosio e Domenico Morgera - dichiararono che Esposito era solito insultare in pubblico e ad alta voce Berlusconi e De Siano. “Il tuo datore di lavoro - avrebbe detto tra il ristorante e la hall dell’albergo - sta con quella chiavica di Berlusconi… ancora li devono arrestare… a Berlusconi se mi capita l’occasione devo fargli un mazzo così”.
Nella denuncia presentata dal giudice si parlava di “ricostruzioni inverosimili”, ma il gip ha messo nero su bianco che “non possono comunque considerarsi ‘false’ non solo sulla base degli elementi di prova disponibili, ma anche di quelli che l’opponente collega agli accertamenti patrimoniali ‘trascurati’ nelle indagini”.