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Lago di Garda, chiesto l'arresto per uno dei due tedeschi: "Rischio di reiterazione del reato e pericolo di fuga"

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Chiesto l'arresto di uno dei due tedeschi che nella notte di sabato 19 giugno ha travolto e ucciso sul Lago di Garda Greta Nedrotti e Umberto Garzarella. Alla base della decisione della Procura di Brescia il rischio di reiterazione del reato e pericolo di fuga. I due uomini infatti hanno travolto con il loro motoscafo di lusso la piccola imbarcazione della giovane coppia, per poi tirare dritto ammettendo di non averli visti. Insomma, di non essersi resi conto di ucciso Greta e Umberto. Il gip del tribunale di Brescia ha già dato l’ok all’arresto di chi era ai comandi del motoscafo. Si tratta di un 52enne, la cui posizione è a rischio dopo la diffusione di un video già agli atti.

Nel filmato si vedono i due turisti arrivati al porto dopo la tragedia, uno di questi barcolla e cade in acqua. Moltissime infatti le testimonianze che hanno dichiarato che i due erano ubriachi già dal pomeriggio. C'è addirittura chi ha riferito di aver visto uno di loro vomitare in strada. Così la procura ha firmato un mandato di arresto europeo che lunedì 5 luglio dovrà essere valutato da un giudice del tribunale di Monaco di Baviera, visto che i turisti nonostante il grave accaduto sono già rientrati in patria. 

 

 

L'arresto era stato chiesto anche dai legali della famiglia di Greta Nedrotti: "Il mandato di arresto europeo firmato dalla Procura di Brescia è la risposta efficace a un comportamento dei due tedeschi che dall'inizio alla fine non è stato improntato al senso di responsabilità e correttezza". A niente è servito il messaggio di cordoglio dei turisti ai familiari distrutti: "Vorremmo esprimere il nostro sincero cordoglio per la scomparsa dei vostri amati. Immediatamente dopo il nostro ritorno in Germania abbiamo acceso due candele e pregato in memoria dei vostri cari. Con l’augurio di trovare la forza per superare questo immenso dolore e poter un giorno tornare a risentire la luce della vita".

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