Ddl Zan, Augusta Montaruli a Omnibus: "Finiremo tutti alla sbarra", il più pericoloso degli errori nel testo della legge
Si parla del ddl Zan e della reazione del Vaticano da Gaia Tortora a Omnibus nella puntata di oggi 24 giugno e Augusta Montaruli, di Fratelli d'Italia, spiega perché il suo partito è contrario. "Non ci piace perché non è scritto bene", dice in collegamento: "Un provvedimento scritto male su temi fondamentali come la libertà di vivere la propria sessualità e la libertà di espressione debba invitare tutti a fare una riflessione aggiuntiva", attacca la Montaruli. "Affrontiamo il tema ma scriviamolo bene".
Ma oltre a un problema di forma, c'è un problema di sostanza. Secondo la Montaruli, infatti, "nel merito ci sono aspetti che sono un'ombra. Non si discute il diritto sacrosanto di vivere la propria libertà sessuale. Ma dove finisce questa libertà? Nella libertà di espressione come il ddl Zan?", si chiede la meloniana. Che sottolinea un altro aspetto fondamentale: "Non si specifica quali siano gli 'atti discriminatori'. Cosa si intende per 'atti discriminatori'? Tutto verrà rimesso nelle mani della magistratura". E ancora, "tutto è soggetto all'interpretazione".
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Quindi c'è il tema per esempio dell'utero in affitto e quello delle adozioni per le coppie omosessuali. La Montaruli si riferisce al fatto che con "atti discriminatori" potrebbe poi per esempio rientrare l'adozione per le coppie gay, la registrazione di coppie monogenitoriali eccetera e soprattutto si pone con essa un'altra questione: "Un sindaco può diventare imputato se per esempio si rifiuta di iscrivere una coppia monogenitoriale". Insomma, il rischio che tutto finisca in manno ai magistrati e alla loro libera interpretazione c'è tutto.