Confindustria Energia ha sottoscritto oggi l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il settore Energia e Petrolio, valido per il triennio 2025-2027 e che riguarda circa 40.000 addetti. Un risultato raggiunto dopo un confronto costruttivo con le Organizzazioni Sindacali Filctem-CGIL, Femca-CISL, Uiltec-UIL, che coniuga innovazione, sostenibilità e attenzione alle Persone. L’intesa è stata raggiunta anche con UGL-Chimici.
In uno scenario economico e industriale caratterizzato da forti trasformazioni, l’intesa garantisce stabilità normativa e introduce misure per rafforzare la competitività delle imprese e il benessere dei lavoratori.
Confindustria Energia e le Organizzazioni sindacali nel confermare l’impianto normativo del CCNL nel suo complesso hanno individuato, con approccio pragmatico, una serie di strumenti affinché il contratto collettivo Energia e Petrolio produca elementi organizzativi sempre più attenti alle esigenze sociali, anche con attenzione ai fragili e ai giovani, nell’ottica di rafforzare il welfare e conciliare sempre più il legame tra le Persone e le Aziende, favorendo il benessere dei lavoratori e la solidità delle imprese, a partire dall’esclusione del periodo di comporto per i malati oncologici. Nella direzione di garantire la giusta attenzione per i lavoratori, sono state migliorate le previsioni contrattuali in materia di orario di lavoro, con la trasformazione di due mezze giornate in due giornate intere di permesso per il 24 e 31 dicembre, di ferie dove è stato anticipato dal settimo al quinto anno l’accesso al nuovo scaglione di ulteriori 5 giorni, nonché sono state previste risorse aggiuntive, pari a 5 euro, da destinarsi al Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa FASIE.
Le interlocuzioni tra le Parti si sono concentrate altresì sugli strumenti di bilateralità rafforzando il dialogo e l’attenzione sugli istituti dell’HSE, della formazione, della transizione energetica e digitale e delle Pari Opportunità dove trovano spazio, all’interno dell’accordo, le Linee Guida Diversity, Equity & Inclusion prodotte dall’Osservatorio nel 2024.
Le Parti hanno lavorato con forte impegno e senso di responsabilità per restituire, con rapidità, uno strumento di certezza ai lavoratori e alle Aziende, in cui far convergere esigenze di carattere sociale con quelle industriali alla luce delle variabili esogene che rendono il contesto caratterizzato da un elevato grado di incertezza. Con questa consapevolezza e tenuto conto dell’eccezionale picco inflattivo registrato nel precedente triennio e delle previsioni IPCA per il triennio 2025-2027, l’accordo prevede un aumento a regime di 311 euro sul TEM, di cui 134 euro destinati al recupero dello scostamento inflativo 2022-2023 che verranno erogati nel corso del primo trimestre 2025.
La prima tranche degli adeguamenti relativi al triennio di vigenza contrattuale scatterà con decorrenza dicembre 2025, previa approvazione dell’ipotesi di accordo da parte delle assemblee dei lavoratori che si terranno nelle prossime settimane.
“Questo accordo rappresenta un equilibrio virtuoso tra le esigenze delle imprese e la tutela dei lavoratori - ha dichiarato Modestino Colarusso, Direttore Generale di Confindustria Energia - e si inserisce in un momento di profonda evoluzione del settore, dove abbiamo voluto coniugare sostenibilità aziendale, competitività e valorizzazione del capitale umano, garantendo al contempo certezze per le imprese e per i lavoratori".