L’Europa non è più solo una destinazione: è il terreno su cui Ferrovie dello Stato intende giocare una delle sue partite più ambiziose. Per il Gruppo guidato dall’AD Stefano Antonio Donnarumma, l’estero è diventato un asse strategico su cui investire competenze, capitali e visione industriale, con un obiettivo chiaro: connettere le principali città del continente attraverso una rete ferroviaria integrata, sostenibile e competitiva. In quest’ottica si inserisce l’annuncio del nuovo collegamento ad Alta Velocità tra Londra e Parigi che è previsto entro il 2029. Con un investimento previsto di un miliardo, il nuovo collegamento sarà servito con convogli ispirati al Frecciarossa, eccellenza del Made in Italy in termini di efficienza energetica, comfort e qualità del servizio. Il progetto, sostenuto da un Memorandum of Understanding siglato con il consorzio spagnolo Evolyn, rientra tra gli obiettivi del Piano Strategico 2025-2029 del Gruppo FS e mira a rafforzare la competitività ferroviaria sulla rotta sotto la Manica, offrendo un’alternativa concreta ai viaggi in aereo. Un annuncio, quello sul futuro collegamento transfrontaliero, che arriva pochi giorni dopo la ripresa del servizio Frecciarossa Milano–Parigi. Dal primo aprile, infatti, l’Alta Velocità di Trenitalia ha ripreso ad attraversare le Alpi dopo la sospensione forzata causata, ad agosto 2023, da una frana nella valle della Maurienne.
Un collegamento internazionale che porterà il treno del Gruppo FS a raggiungere la capitale francese in 7 ore: 4 le corse giornaliere, due in partenza da ciascuna delle due città, con fermate intermedie a Torino, Oulx, Modane, Saint-Jean-de-Maurienne, Chambéry e Lione. A partire dal 15 giugno, inoltre, si aggiungerà anche il collegamento tra Parigi e Marsiglia, completando così una prima direttrice Nord-Sud tutta francese. Questi sviluppi rappresentano tasselli di un progetto più ampio e ambizioso: realizzare la “metropolitana d’Europa”, ovvero una rete ad Alta Velocità capace di connettere direttamente le principali capitali e metropoli europee. Un’infrastruttura di respiro continentale, pensata per garantire mobilità sostenibile, integrazione economica e competitività trasportistica in un’Europa ormai sempre più interconnessa. Ciò spiega perché la “politica estera” del Gruppo FS stia vivendo una fase di accelerazione. La compagnia si muove a 360 gradi sullo scacchiere europeo, portando all’estero il proprio know-how ingegneristico, tecnologico e operativo maturato in oltre quindici anni di esperienza nell’Alta Velocità in Italia. Grazie alla liberalizzazione del mercato ferroviario europeo, FS considera oggi l’Europa come il proprio mercato domestico. L’obiettivo è fissare nuovi standard per la concorrenza, rafforzando la presenza internazionale del Gruppo non solo nei servizi passeggeri ma anche nel trasporto merci e nei collegamenti intermodali. Oltre alla Francia, dove Trenitalia France è stata nel 2021 il primo operatore a infrangere il monopolio di SNCF sull’Alta Velocità, il Gruppo FS è presente in maniera strutturata in numerosi altri Paesi.
In Spagna, il consorzio ILSA – partecipato da Trenitalia, Air Nostrum e Globalvia – opera dal novembre 2022 con il marchio commerciale iryo. La flotta composta da 20 Frecciarossa 1000 effettua 65 collegamenti giornalieri in 11 città, tra cui Madrid, Barcellona, Valencia, Siviglia e Málaga. In soli due anni, iryo ha superato gli 11,5 milioni di passeggeri, attestandosi come il secondo operatore dell’Alta Velocità in Spagna, con una quota di mercato del 25 per cento. Nel Regno Unito, invece, Trenitalia UK è attiva dal 2017 con la gestione della linea c2c (City to Coast), che collega Londra a Shoeburyness nel South Essex. Entro il 2025, con la progressiva nazionalizzazione del sistema ferroviario britannico, questo contratto passerà sotto il controllo del Department for Transport. Tuttavia, il Gruppo FS mantiene una posizione rilevante attraverso la joint venture con FirstGroup per la gestione di Avanti West Coast, che garantisce collegamenti tra Londra, Glasgow, Edimburgo e altre città. Anche in Grecia, Ferrovie dello Stato gioca un ruolo di primo piano attraverso Hellenic Train. Dal 2017 la compagnia gestisce 260 servizi passeggeri e dieci merci al giorno, ed è oggi il principale operatore ferroviario del Paese, in particolare nella tratta Atene–Salonicco. Ma significativa è anche l’attività sul fronte logistico, con l’implementazione di soluzioni bimodali ferro-gomma. Nel cuore dell’Europa, in Germania, il Gruppo FS è presente sia nel trasporto passeggeri che in quello merci. Netinera, controllata da Trenitalia, effettua 2.300 viaggi al giorno in 14 Lander tedeschi, grazie a una flotta di oltre 400 treni e 1.400 autobus. Parallelamente, TX Logistik, seconda impresa ferroviaria merci del Paese, effettua oltre 22 mila treni l’anno in undici Paesi, con collegamenti che attraversano l’intero arco alpino e coinvolgono anche Austria, Svizzera, Danimarca, Svezia e Romania. Sempre nell’Europa centro-settentrionale, il Gruppo FS è attivo anche nei Paesi Bassi attraverso Busitalia, che opera con la società Qbuzz, terzo operatore del trasporto pubblico locale olandese.
Qbuzz è presente nelle regioni di Utrecht, Groningen–Drenthe e Drechtsteden Molenlanden Gorinchem, dove gestisce servizi su gomma e su ferro. L’attività include anche la sperimentazione di autobus elettrici e a basso impatto ambientale, un modello che FS sta valutando di replicare anche nel mercato tedesco. Completano il quadro le attività transfrontaliere tra Italia e altri Paesi. In collaborazione con le Ferrovie Federali Svizzere e Deutsche Bahn, Trenitalia gestisce i collegamenti Eurocity tra Milano, Zurigo e Francoforte. A questi si aggiunge il servizio Nightjet, lanciato in partnership con le ferrovie austriache ÖBB, che unisce Roma con Vienna e Monaco, oltre alla coppia di treni che ogni giorno collega la Liguria con Vienna e Monaco, passando anche per Milano. Complessivamente, il business internazionale di FS impiega oltre 12mila dipendenti e genera un fatturato di circa 3 miliardi. Proprio per valorizzare ulteriormente questa area, il management ha avviato la costituzione di FS International, una società che raccoglie tutte le attività estere del Gruppo e punta a renderle ancora più sinergiche ed efficienti. La partita europea è quindi ben più di una semplice espansione commerciale. È una strategia di lungo termine per posizionare il Gruppo FS come attore centrale nel processo di integrazione ferroviaria continentale. Un ambito dove l’Italia, grazie alle competenze acquisite, può giocare un ruolo tutt’altro che marginale.