Sara Ciocca, 17 anni è l'attrice più richiesta del momento

di Annamria Piacentinimartedì 25 marzo 2025
Sara Ciocca, 17 anni è l'attrice più richiesta del momento
3' di lettura

È bellissima, colta, e capace di regalare emozioni. Sara Ciocca, la giovane attrice dai profondi occhi chiari è nata a Roma nel 2008 sotto il segno del Genio, da genitori molisani. Oggi, a 17 anni è l'attrice più richiesta dai registi d'autore. A dieci anni il suo primo film, da attrice e doppiatrice nella serie di Niccolò Ammaniti “Il Miracolo”: capirono in molti che quella bambina aveva talento. Dopo aver lasciato il mondo dell'infanzia, ma continuando a studiare, Sara ha iniziato una carriera in continuo fermento perché non è la solita bamboccia tutta siliconata, ma una giovane donna capace di interpretare ruoli impegnativi che colpiscono al cuore. La classifica dei suoi film è dominata solo da film che hanno lasciato il segno. Ne elenchiamo alcuni: Da “La Dea fortuna”, di Ferzan Ozpetek, dove ha un ruolo da protagonista, a “Tu per 1-1 per tutti” dove, diretta dal Maestro Veronesi, interpreta Ginevra. Film, uno dopo l'altro perché quando si ha talento si vince. Protagonista in “Nina dei lupi”, con Sergio Rubini, e “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, dove ha interpretato la migliore amica del protagonista. L'incasso è stato travolgente: 10 milioni di euro.

Sara, ha girato un altro film importante dal titolo “Greta e le favole vere”, di Berardo Carboni: cosa racconta?

“Una storia che da speranza, e va visto in un'ottica positiva. Ambientato tra la Norvegia e Roma parla di Greta Thunberg (che interpreto), una ragazza che si batte per il problema climatico. Sciopera a scuola, è reazionaria e crede nella gravità di ciò che sta accadendo nel nostro pianeta. Sono i gesti che fanno la differenza”.

Anche lei crede che migliorando il nostro comportamento, il pianeta potrebbe cambiare?

“Sì, tutto potrebbe cambiare, ma bisognerebbe agire ora. Cercare anche come sostituire il sistema energetico, un giorno il petrolio finirà... Vorrei che questo film andasse nelle scuole, sarebbe importante farlo vedere ai giovani”.

La pensava così anche quando ha mosso i primi passi nel cinema?

“Sì, da piccola andavo dai nonni in Molise, lì c'era la terra che tutti rispettavano perché era la vita. Non ho mai dimenticato quei profumi, mi piaceva raccogliere ciò che fioriva. Ho sempre creduto che tutto ciò non potesse essere distrutto. Mio nonno si chiamava Totonno, ha vissuto la Seconda Guerra mondiale, e mi ha insegnato l'essenza della vita”.

Cosa le diceva?

“Mi dava tanti consigli, credeva nei valori che contano. Mi ricordava spesso: “quando è il momento vai a votare, esprimi il tuo pensiero”. Era saggio, gli ho voluto bene. Ed è stato proprio nel silenzio di quei luoghi a me tanto cari, che ho cominciato a scrivere. Mi sedevo su una poltrona più grande di me e leggevo a voce alta. Mi sembrava di essere su un palcoscenico. Ecco, penso che tutto sia cominciato in quello stesso istante”.

Oggi cosa scrive?

“I monologhi per le donne, voglio sentirmi parte di quel gruppo che lottano per essere madri, per essere uguagliate nel mondo del lavoro”.

Nella vita cosa le fa paura ?

“L'indifferenza, l'egoismo, la violenza, e il non andare incontro agli altri”.

Sara è giovane e bella. Un giorno si innamorerà...cosa vorrebbe in futuro?

“Essere madre, essere felice e fare un film da regista”.