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Puglia, dimissioni in massa dei medici: "Visite annullate, pazienti a rischio"

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L’ospedale San Pio di Castellaneta, in provincia di Taranto, è in piena emergenza a causa di una grave carenza di personale medico e sanitario. Dopo una serie di dimissioni da parte di diversi medici, la struttura sta affrontando un collasso organizzativo: servizi sospesi, turni massacranti per chi è rimasto in servizio, visite ambulatoriali drasticamente ridotte e liste d’attesa infinite. La crisi colpisce anche i pazienti delle comunità limitrofe, come Mottola, Laterza e Ginosa, che dipendono dal San Pio per l’assistenza sanitaria. Il problema nasce da una decina di dimissioni rassegnate nelle ultime settimane da medici che hanno vinto concorsi in altre sedi, lasciando reparti scoperti e aggravando una situazione già critica. Secondo un rapporto della direzione sanitaria, le risorse umane disponibili sono quasi dimezzate rispetto al fabbisogno dell’ospedale, rendendo impossibile garantire un servizio efficiente.

Chi è rimasto in servizio sta pagando il prezzo più alto. I medici sono costretti a coprire turni estenuanti, spesso di 10-12 ore consecutive, spostandosi tra i reparti per sopperire alla mancanza di colleghi. “Lavoriamo anche di notte per coprire i turni, e il mattino dopo molti servizi vengono sospesi perché mancano operatori”, racconta un medico. Gli infermieri, dal canto loro, devono affrontare un carico di lavoro sempre maggiore, svolgendo compiti che in condizioni normali spetterebbero ai medici. “Facciamo di tutto, dalla somministrazione dei farmaci al monitoraggio dei parametri vitali. Ma se commettiamo un errore, di chi sarà la responsabilità?”, si chiede un’infermiera.

I pazienti sono tra i più penalizzati: visite rinviate, attese interminabili e persino interruzioni delle terapie. “Devo effettuare controlli periodici per il diabete – racconta un paziente – ma quando vado in ospedale non trovo nessuno o devo aspettare ore. Alcuni hanno dovuto sospendere le cure perché non c’era personale disponibile. La sanità privata non è un’opzione per tutti, e la situazione ospedaliera nella zona è drammatica”. L’emergenza al San Pio non sembra destinata a risolversi a breve, mentre medici, infermieri e pazienti continuano a subire le conseguenze di un sistema al collasso.

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