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San Valentino, la fedeltà cambia con l'età: i giovani ci credono più dei genitori
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È possibile rimanere fedeli alla stessa persona per tutta la vita? Si possono amare contemporaneamente due persone? Le risposte a queste domande rivelano un divario generazionale sorprendente. I Millennials, la generazione cresciuta con Internet, computer e smartphone, si mostrano più scettici sul concetto di fedeltà: 1 su 4 non ci crede affatto. Al contrario, la Gen Z, i nativi digitali venuto al mondo dopo il 2000, sembrano essere più sognatori e idealisti rispetto ai loro predecessori e ai loro genitori.
Questi risultati emergono dall’indagine di Gleeden, la prima app dedicata agli incontri extraconiugali pensata per le donne, che nel 2024 ha superato i 2,2 milioni di iscritti in Italia. In occasione di San Valentino, Gleeden ha cercato risposte a queste domande nel nuovo content “Domande a Tradimento”, condotto dalla carismatica Margherita Zanatta, storica ambassador dell’app.
Le interviste, realizzate on the road tra coppie di età compresa tra i 18 e i 65 anni nelle strade di Milano, hanno fatto emergere una realtà interessante: i più giovani credono ancora nella fedeltà e sono meno inclini a pensare che si possano amare due persone contemporaneamente. Tuttavia, ciò che fa davvero la differenza oggi, è la necessità di ridefinire le regole della monogamia, adattandole ai tempi moderni e alle nuove dinamiche di coppia.
Cosa emerge dal sondaggio:
Generazione X (nati 1965-1980): cresciuta tra tradizione e cambiamento sociale, considera il matrimonio un obiettivo fondamentale. Il 70% vive relazioni monogame di lunga durata, ma il 20% mostra apertura verso dinamiche non convenzionali. Il tradimento resta un tabù sociale: una realtà che esiste ma non si ammette apertamente.
Generazione Z (nati 1997-2012): cerca sicurezza emotiva e autenticità nelle relazioni. Il 60% sceglie la monogamia puntando su connessioni profonde, mentre il 25% è aperto a modelli relazionali più flessibili. Per i giovani, la fedeltà fisica è meno rilevante di onestà e trasparenza nella coppia, segnando un cambiamento culturale significativo nella visione delle relazioni.
Il confronto europeo: i dati YouGov
Il sondaggio YouGov conferma questa tendenza generazionale, aggiungendo un'interessante prospettiva internazionale. Gli italiani credono alla fedeltà per tutta la vita ma meno degli altri paesi europei (78% vs 81%). Il dato più sorprendente riguarda l'età: il 91% dei giovani tra i 18-24 anni crede nella fedeltà eterna, mentre la percentuale scende drasticamente nelle fasce d'età successive, con un italiano su quattro tra i 35-44enni che non ci crede più. Le esperienze concrete riflettono questa apertura: il 16% degli italiani ha già sperimentato relazioni non monogame, percentuale che sale al 20% proprio tra i 18-24enni. Sulla possibilità di amare due persone contemporaneamente, il 55% si dichiara possibilista, con un picco del 59% proprio tra i più giovani.
"Questi dati rivelano un cambiamento profondo nella percezione delle relazioni," commenta Sybil Shiddell, Country Manager di Gleeden Italia. "Mentre i giovani mantengono un ideale romantico della fedeltà, le generazioni precedenti mostrano un approccio più pragmatico. Non è tanto una questione di età, quanto di come evolve la visione dell'amore con l'esperienza di vita. La vera novità è la crescente accettazione di modelli relazionali diversi, dove onestà e trasparenza contano più della fedeltà tradizionalmente intesa".
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