Manovra 2025 e tassazione sul gioco: gli ultimi aggiornamenti
Lotta ai casino online clandestini e una tassazione più alta per i siti di gioco online. Il 2025 vedrà per il gioco d'azzardo l'introduzione di alcune modifiche sostanziali dal punto di vista delle licenze e della tassazione, mentre rimarranno immutate le norme che riguardano la sicurezza degli utenti online come l'obbligo dei siti di gioco di mostrare nella pagina iniziale il simbolo della licenza ADM per operare sul territorio italiano. Per evitare di incappare in portali poco sicuri il consiglio è sempre quello di affidarsi ad una delle tante liste presenti sul web redatte dai siti di comparazione che selezionano solamente ambienti di gioco legali. A tal proposito è possibile consultare ad esempio un elenco dei migliori siti casinò su Oddschecker con regolari permessi e autorizzazioni. Da una parte lo Stato dall’altra i giocatori devono quindi prestare la massima attenzione per fare in modo che il gioco resti puro intrattenimento.
Come cambia la tassazione sul settore giochi nel 2025
Negli ultimi decenni tutti i governi hanno trovato nel settore del gioco la fonte ideale per far cassa e rispettare le promesse elettorali. Non fa eccezione il Governo Meloni che con l’ultima manovra di Bilancio ha aumentato il prelievo fiscale soprattutto ai danni degli operatori del gioco online. I maggiori introiti previsti serviranno ovviamente come copertura per una serie di politiche sociali quali il bonus agricoltura e altri interventi simili. Per i giochi a distanza come gli skill games - il più famoso è il poker - e per il bingo online l’aliquota è passata ad esempio dal 25 al 25,5%. L’aumento sarà dello 0,5 per cento anche sulle scommesse sportive, ma il settore più colpito è quello delle scommesse virtuali, ovvero le puntate su eventi simulati che replicano partite di calcio o corse dei cavalli, per un incremento del prelievo del 2,5%. Buone notizie invece per gli appassionati di ippica, il settore più in crisi e allo stesso tempo quello che garantisce una corposa occupazione considerando tutta la filiera. Il prelievo sull’utile delle giocate a quota fissa online e su rete fisica dal 47% e dal 43%, scendono rispettivamente a 24,5 e 20,5%.
L’attesa per i bandi di gara del gioco online e del Lotto
Saranno però i bandi di gara del Lotto e del gioco online a permettere allo Stato di far cassa nel 2025. Il primo avrà una base d'asta di 1 miliardo di euro e avrà una durata di 9 anni, anche se secondo gli esperti di settore la preziosa concessione sarà assegnata per circa 1,5 miliardi. Una cifra enorme che ovviamente taglia fuori dalla gara molti e alla fine dovrebbe spuntarla una tra Igt, attuale titolare, e Sisal, brand da sempre associato al Superenalotto. I due gruppi oltre ai requisiti tecnici, un’enorme rete fisica per vendere il gioco e all’esperienza decennale nel settore hanno anche la forza per offrire tanto. Il valore della concessione sarà più allettante anche considerando la conferma nella manovra 2025 delle quattro estrazioni settimanali, con quella del venerdì ufficiale oltre a quelle storiche del martedì, del giovedì e del sabato.
Per quanto riguarda il bando del gioco online il termine ultimo per il ricevimento delle offerte è fissato per il 31 maggio 2025. I futuri concessionari, oltre alle tasse citate sopra, saranno chiamati a pagare una cifra una tantum di 7 milioni di euro. Poco in confronto al valore che dovrà versare chi si aggiudicherà la gestione del gioco del Lotto, un'enormità in confronto con i 200 mila euro delle precedenti concessioni. Nelle previsioni saranno almeno 50 gli operatori che otterranno la licenza, per un tesoretto erariale da 350 milioni di euro.