Le Iene, Nicolò De Devitiis e le 48 ore con Bianca Balti tra paure, sorrisi e ospedali
“Le persone pensano che quello della modella sia un lavoro poco serio. Certe mie colleghe, ossessionate da questa cosa, provano di essere intelligenti, ma sembrano ancora più stupide. Io non ci provo neanche!”. Sono queste alcune delle parole pronunciate da Bianca Balti, una delle top model più famose, ammirate e pagate di sempre, nel servizio de “Le Iene”, in onda domani, domenica 8 dicembre, in prima serata, su Italia 1.
L’icona della moda, dalla spontaneità disarmante, che racconta, da sempre, i suoi demoni, qualche settimana fa ha sconvolto i suoi fan annunciando sui suoi social l’esportazione di un cancro alle ovaie al terzo stadio. Nicolò De Devitiis l’ha raggiunta a Los Angeles, dove vive con le sue due figlie, prima di volare con lei verso Milano dove l’attendono degli impegni di lavoro e una seduta di chemioterapia. Insieme hanno condiviso risate e paure, un controllo in ospedale e una visita su un set. Le telecamere sono entrate nella sua vita conoscendo le persone a lei più care e hanno ripercorso con lei i momenti più neri del suo passato.
Passando di fronte a un centro di fertilità la modella racconta di quando, due anni fa, prima di sapere della malattia, aveva fatto un ciclo di crioconservazione degli ovociti, in modo da potersi garantire la possibilità di un’altra gravidanza anche più in là con l’età, il cosiddetto social freezing. La Balti spiega di aver fatto la mastectomia preventiva perché consapevole di essere portatrice di una mutazione genetica BRCA, ma di non aver pensato di fare la stessa operazione con le ovaie proprio nella speranza di avere un'altra figlia.
“Sto cercando di essere a dieta perché la chemioterapia ti gonfia un sacco.” Quando parla del suo ricovero lo fa con leggerezza perché: “Sono sempre stata una ragazzina sorridente e credo che questa cosa che mi è successa adesso mi abbia reso la vita ancora più bella”. Scende nel dettaglio quando elenca gli organi che la malattia le aveva compromesso e racconta delle amiche che hanno fatto i turni in ospedale nei giorni del suo ricovero. Non perde allegria nel dire che “Da quando non ho più i capelli tutti mi trattano meglio”: la top model, bellissima anche ora che ha scelto di rasarsi a zero, spiega a Nicoló di non usare le parrucche perché le percepisce “come una finzione”. Sotto la scritta Hollywood più famosa del mondo, Bianca ripercorre i suoi ultimi mesi: “Era l’8 di settembre, sono andata al pronto soccorso, il 10 mi hanno operato. Ti rendi conto veramente di quanto grave fosse la situazione perché poi quando intacca i polmoni diventa quarto stadio e sei praticamente morto. Io ero al mare con le bambine e sentivo questo male, ero preoccupatissima, ma non volevo rovinare il weekend. Quando sono tornata a casa non riuscivo a camminare. In ospedale il dottore mi disse che li giù ero messa veramente male. Mi sono messa a piangere, avevo paura per le mie bambine.”.
Con Nicolò parla di maternità surrogata, della sua relazione sentimentale attuale e del fatto di essere abituata a cavarsela da sola in ogni circostanza. Poi fa un salto indietro nel tempo fino a quando, a 14 anni, scopre la trasgressione: “Sono stata molestata ed è come se da li fossi diventata una cattiva ragazza. Mi hanno rimproverato di averne parlato con leggerezza, ma io l’ho fatto dopo vent’anni. Ho passato mesi a cercarlo (il ragazzo che l’ha stuprata, ndr.) in tutti i rave perché volevo avere la conferma che gli piacessi, che non era successo veramente quello che era successo”. Parlando del suo passato dedica un pensiero ai suoi genitori: “Con mia madre e mio padre ora ho un rapporto giusto, di loro ho sempre parlato male pubblicamente, ma quanto li amo non l’ho mai detto abbastanza”. Infine, conclude: “Una volta che hai l’amore dei tuoi cari, quello è il senso della vita. Da questa ultima esperienza ho avuto la conferma che ho imparato proprio a vivere bene perché se anche vivo bene in questa situazione sono bravissima, sono una brava studentessa della vita.”.