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Stefania Sandrelli e Barbora Bobulova, sono le protagoniste del film “Per il mio bene”, di Mimmo Verdesca, dal 5 dicembre al cinema

Annamaria Piacentini
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Questo film racconta una storia al femminile, fatta di dolore ed emancipazione, di emozioni e coraggio: però c'è anche una grande menzogna capace di rompere qualsiasi equilibrio.Mimmo Verdesca, regista dalle grandi passioni, lo dirige con una forza potente che non lascia dubbi sulla sua capacità di trasformarlo in qualcosa di duttile, di vero, puntando ad una realtà che non fa sconti: “L'idea iniziale non mi ha lasciato un attimo ed è diventata il film che avete visto,” racconta il regista-” ho dato spazio all'aspetto emotivo inserendo una certa durezza, per raccontare una donna realizzata che improvvisamente incontra tante difficoltà.

E quei rapporti umani mossi dalla passione”.Verdesca, mette in scena non solo una storia importante ma anche un cast che risponde perfettamente alle sue (e nostre), aspettative con: Stefania Sandrelli, Barbora Bobulova, Leo Gullotta, Sara Ciocca e Marie Christine Barrault. La storia: Giovanna (Bobulova),è alla guida dell'azienda di famiglia, è single, ma ha una figlia adolescente. Sua madre (Sandrelli) è una donna comprensiva che l'aiuta in tutte le sue scelte. Insomma, si potrebbe definire una famiglia perfetta.

Ma la vita riserva sempre delle sorprese: Giovanna ha un tumore e le serve un trapianto di fegato, compatibile con il suo DNA: chi se non la madre potrebbe salvarla? La notizia che è stata adottata la mette di fronte ad una crudele realtà: se non ritrova la madre biologica ( Christine), la sua vita sarà finita. Comincia così un lungo viaggio, tra scartoffie, ricerche e delusioni, fino all'incontro con la madre Anna, una perfetta estranea, che l'ha avuta dopo uno stupro. “La debolezza spesso viene nascosta, sottolinea la Bobulova, “ci sono due anime che si incontrano e forse si riconoscono. Amo il mio mestiere e tutti i personaggi che interpreto, ma qui il tema della maternità è sottolineato con due modi per essere madri”. Leo Gullotta aggiunge: “in 64 anni di carriera ho raccontato personaggi diversi cercando di dare vita a quelli in cui cerco l'anima. Ora interpreto Luciano un uomo legato solo al denaro, ma questa storia era necessaria in un momento in cui la gente si è chiusa a riccio e non si interessa di nulla.” E per le tematiche che racconta, il film è anche un trampolino di lancio per Sara Ciocca che interpreta con delicatezza e forza morale la figlia di Giovanna: è un film di grande speranza, dice , un inno alla vita”. Assente Stefania Sandrelli per un piccolo incidente: “E' stato un capitombolo , assicura il giornalista Enrico Magrelli, che ha condotto l'incontro- “non è nulla di grave e presto starà bene”. Inviare un saluto a Stefania Sandrelli, per noi è quasi un atto dovuto.

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